Londra invasa dai topi dopo il lockdown: ecco perché ci sono più animali in strada

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AEMORGAN

Londra e i topi, una storia di odio (da parte nostra) e amore (da parte loro) che sembra destinata a non terminare mai, a causa del recente lockdown che, tra i vari effetti collaterali, ha provocato anche un aumento del numero di animali avvistati dagli sterminatori.

Di recente, infatti, molte persone hanno avvertito una forte presenza di roditori per le strade di Londra. Gli animali con cui dividiamo la residenza sembrano essere diventati più sicuri di sé, uscendo allo scoperto senza preoccuparsi più di tanto della presenza umana. Tra le tante segnalazioni, fa particolarmente effetto quella di un cittadino che avrebbe visto dei topi giocare come scoiattoli in un parco di Bethnal Green.

Aneddotica a parte, però, secondo la British Pest Control Association la maggior parte dei disinfestatori della Gran Bretagna ha rivelato un aumento dell’attività dei topi a partire dall’inizio del lockdown. La causa? Probabilmente la maggiore disponibilità di edifici vuoti, di strade deserte e quindi l’assenza di uomini – ma sopratutto di scarpe che calpestano il marciapiede: un ambiente ideale per i roditori, che, tra l’altro, si sono dovuti armare di coraggio per procurarsi il cibo che, proprio a causa dell’assenza di umani nelle strade, aveva iniziato a scarseggiare.

Natalie Bungay della BPCA ha affermato che lo stile di vita e gli schemi comportamentali dei ratti stanno cambiando: “In particolare stanno diventando più visibili nelle aree popolate. Con minori spostamenti ci sono anche minori rifiuti umidi lasciati nei cassonetti e per terra.” I topi, quindi, finiscono per predisporsi a percorrere distanze molto maggiori rispetto a quelle usuali, arrivando in zone in cui normalmente non sarebbero avvistati.

Il pericolo è concreto, perché i roditori non soltanto sono portatori e vettori di contagio di malattie anche molto serie, ma riescono a riprodursi a una velocità allarmante, se non vengono controllati e attivamente sterminati: “Contaminano il cibo, rovinano le merci nei magazzini e possono persino provocare incendi e allagamenti, andando a masticare qualsiasi cosa incontrino sul loro cammino, tra cui cavi e fili elettrici.”

Insomma, l’unico modo per sbarazzarsi di questa minaccia sarebbe il contenimento attivo della popolazione, prima di ritrovarsi davvero a litigarsi un caffè e un muffin con un topastro troppo cresciuto.