Uber aumenta la tariffa per combattere l’inquinamento a Londra!

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AEMORGAN

L’azienda americana Uber è pronta a schierarsi con il sindaco Sadiq Khan per combattere in modo decisivo l’inquinamento atmosferico a Londra! Il colosso, che fornisce un servizio di trasporto automobilistico privato in più di seicento città al mondo, ha presentato nella capitale inglese il piano “Clean Air” affinché tutti i conducenti possano utilizzare nell’arco di qualche anno solo automobili elettriche.

Il piano consiste nel pagamento per ogni utente di una piccola tassa supplementare che ammonta a 15 pence, quindi circa 17 centesimi di euro, per ogni miglio di viaggio percorso. Il rincaro verrà applicato su tutte le automobili prenotate attraverso l’app di Uber e, calcolando che il viaggio medio a Londra è di circa tre miglia, si tratterà generalmente di un supplemento di 45 pence per tratta ovvero 51 centesimi di euro.

Secondo i calcoli della società americana, attraverso questo piano un autista con una media di quaranta ore a settimana potrà incassare 3.000 sterline in più ogni due anni che corrispondono a 3.400 euro circa. Si tratterebbe di cifre consistenti che, nel giro di pochi anni, permetterebbero agli autisti di Uber di abbandonare le vecchie auto a combustibile fossile a favore dei modelli elettrici.

In questo modo, circa ventimila conducenti potranno passare ai nuovi modelli entro la fine del 2021 abbattendo in modo consistente i tassi di inquinamento atmosferico. Dara Khosrowshahi, direttore esecutivo di Uber, è entusiasta dell’iniziativa ed è pronto ad ottimizzare sempre più il servizio:

Nel tempo abbiamo l’obiettivo di aiutare la gente ad usare il telefono al posto della loro auto, offrendo sulla nostra app una serie di opzioni per spostarsi, dalle auto alle bici, fino agli scooter, in modo che l’aria della città ottenga dei benefici. Nel piano di Uber, peraltro, c’è anche l’ambizione di avviare collaborazioni con altre istituzioni e realtà economiche, affinché siano installati più punti di ricarica per le auto elettriche, in modo da favorire la loro diffusione”.