Uk approva il vaccino Pfizer: 800 mila dosi disponibile la prossima settimana!

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AEMORGAN

Il Regno Unito è ufficialmente il primo paese al mondo ad approvare il vaccino contro il coronavirus Pfizer / BioNTech.

Ad affermarlo è stata l’autorità di regolamentazione dei medicinali britannica, l’MHRA: per gli esperti il medicinale può essere lanciato senza problemi in quanto offre fino al 95% di protezione contro la malattia di Covid-19.

Il Segretario alla salute Matt Hancock ha comunicato che dalla prossima settimana saranno disponibili le prime 800 mila dosi. L’ordine in cui le persone riceveranno il vaccino è stato deciso dal comitato misto per le vaccinazioni. I residenti e il personale delle case di cura sono i primi della lista, seguiti dalle persone con più di 80 anni e da altri operatori sanitari e sociali.

La vaccinazione potrà essere consentita in tre luoghi diversi: negli ospedali, nei centri di vaccinazione creati ad hoc e nelle comunità grazie al supporto di medici di base e farmacisti. Le dosi iniziali verranno consegnate agli ospedali che hanno già le strutture necessarie per conservare il vaccino a -70° C.

Il vaccino dovrà essere somministrato in due iniezioni, a 21 giorni di distanza, con la seconda dose come richiamo. L’immunità inizia sette giorni dopo la seconda dose. Ricordiamo che il Regno Unito ha già ordinato 40 milioni di dosi quindi sufficienti per vaccinare 20 milioni di persone. La maggior parte del lancio, però, avverrà nel corso del 2021 quando alla vaccinazione di massa di tutti gli over 50 e dei giovani con problemi di salute preesistenti.

A questo proposito, Hancock si è detto molto ottimista: “Il 2020 è stato semplicemente orribile e il 2021 sarà migliore. Sono fiducioso ora, con la notizia di oggi, che dalla primavera, da Pasqua in poi, le cose andranno meglio. E il prossimo anno avremo un’estate di cui tutti potranno divertirsi“.

Dello stesso parere è anche il primo ministro Boris Johnson che ha aggiunto: “È la protezione dei vaccini che alla fine ci consentirà di ritornare alle nostre vite e di rimettere in moto l’economia“.