La Befana non visita Londra, al suo posto la tradizione della Dodicesima Notte

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AEMORGAN

Epifania a Londra: come si festeggia e cos’è la tradizione della Dodicesima Notte

Come sa bene chi ha un po’ viaggiato nella propria vita, gli usi e i costumi che ci sembrano maggiormente radicati nella nostra vita in un Paese spesso non corrispondono a tradizioni analoghe in un altro. Un rapido esempio riguarda per esempio il periodo natalizio: se in Italia siamo abituati a concludere le feste aspettando l’arrivo della Befana, con il suo carico di dolci e carbone da distribuire ai bambini, nel Regno Unito le cose stanno diversamente.

Nella cultura anglosassone, infatti, la festa analoga che segna l’arrivo dell’Epifania è la cosiddetta Dodicesima notte. Si tratta di una festività tradizionale in uso in alcuni rami della cristianità, risalente al quarto secolo, che viene celebrata nell’ultimo giorno della dodicesima notte dal Natale. L’origine, come spesso accade in questi casi, è pagana ed è legata al lavoro nei campi, costituendo in pratica l’ultimo momento di svago prima del ritorno alla fatica nei campi.

Per quel che riguarda il mondo cristiano, invece,  si tratta del momento in cui vengono messi da parte gli addobbi natalizi, ritenendo che tenerli più a lungo porti sfortuna. Esiste però un’altra scuola di pensiero per la quale gli addobbi dovrebbero essere mantenuti fino alla Candelora, il 2 febbraio.

In ogni caso la Dodicesima notte – esatto, come la commedia romantica di Shakesperare – viene festeggiata il 5 o il 6 gennaio, in base come vengono conteggiati i giorni (la chiesa anglicana favorisce il primo computo). Per l’occasione viene preparata la Twelfth Night Cake o King Cake, un dolce a base di canditi e mandorle al cui interno si nascondono un fagiolo e un pisello per indicare rispettivamente il re e la regina della festa (a seconda di chi li trova nella propria fetta). Per accompagnare il dolce, si usa bere il wassail, una sorta di sidro caldo e speziato tipico del periodo.

Dodicesima notte: come si festeggia a Londra

Oggi la tradizione è più viva che mai e, in una città come Londra, non poteva che festeggiarsi in pompa magna. Purtroppo, però, la celebrazione della Twelfth Night nel 2022, in programma per il 9 gennaio, è stata cancellata a causa delle disposizioni per contrastare la pandemia da Covid.

In genere protagonisti della celebrazione sono un gruppo di performer professionisti chiamato “The Lions Part” che si esibiscono nella zona di Bankside, il quartiere del borough di Southwark nei pressi del Tamigi che va dal Blackfriars Bridge al London Bridge, con una parata che parte dal vicino Globe Theatre di Shakespeare.

La cerimonia è molto ben strutturata e prevede la presenza di personaggi parte del folklore inglese: si inizia con l’arrivo in barca dal Tamigi di Holly Man, la versione invernale di un’altra figura mitologica, il Green Man. Il suo aspetto è quello di un folletto verde ornato completamente di foglie d’agrifoglio (da cui il nome) e composizioni floreali. Il caratteristico personaggio si fa largo tra la folla guidato dai Bankside Mummers, un gruppo di cantori e musicisti. Holly Man propone quindi un brindisi (in linguaggio antico “wassail”) alla folla, come augurio per un ottimo raccolto.

La parata dei Mummers prosegue con la rappresentazione del Folk Combat Play di San Giorgio, ricalcato sulle imprese guerriere del cavaliere patrono dell’Inghilterra. Come abbiamo anticipato, ecco arrivare il momento della distribuzione delle torte al pubblico, in cui sono nascosti un fagiolo e un pisello: coloro che li trovano sono incoronati re e regina del giorno con una grande cerimonia.

La processione continua lungo Borough High Street fino ad arrivare allo storico pub George Inn. Qui la festa continua a base di racconti popolari, brindisi con vin brulé, danze e la tradizione del Kissing Wishing Tree: si tratta dell’albero che veniva decorato per Natale prima che i pini venissero introdotti dal principe Alberto nel 1840 e dal quale si ritiene derivi la tradizione del bacio sotto al vischio.