“Les Miserables” a Londra: un musical da primato….di repliche!

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AEMORGAN

Vi siete ripresi da Cats? Bene, venite che vi bastono con Les Mis.

Les Mis, aka Les Misérables (lo abbreviano perché in 30 anni nessun anglofono ha capito come si pronuncia), è il musical rappresentato da più tempo nella storia. Batte di un soffio il Phantom, uscito un anno dopo.

Non dovrebbe essere necessaria una sinossi di un libro strafamoso trasposto al cinema, in tv, a teatro, in musical, in cartone animato e, non escludo, in una scatola di Lego a tema, ma per i distratti irriducibili succede che: Jean Valjean ruba una michetta per il nipote morente e, secondo la teoria della pena commisurata al reato, fa 20 anni di lavori forzati.

Quando inizia il musical, Javert (unico poliziotto di Francia, come verificheremo) gli comunica che gli danno la semilibertà ma continueranno a perseguitarlo a vita. JVJ è incazzatello, e infatti quando incontra il vescovo di Digne che lo accoglie come un figlio, gli zanza l’argenteria e scappa. Lo ripigliano, il vescovo gli salva le terga e Jean Valjean, grato, si redime.

Primo momento Non sto piangendo, ho solo affettato un camion di cipolle.

Passano 8 anni, JVJ nun se sa dove sta ma a Montreuil compare un misterioso benefattore che apre fabbriche, arricchisce la città e diventa sindaco. Chi sarà chi sarà… Poi conosciamo Fantine, ragazza madre mollata dallo stronzo di turno. Quando si scopre che ha una marmocchia affidata a dei tizi fuori città, la tapina viene licenziata e finisce tra le battone del porto dopo aver venduto denti, capelli e altre amenità.

Secondo momento Non sto piangendo, ho acceso il caminetto e mi è entrato un metro cubo di fumo negli occhi.

Il sindaco JVJ e Fantine si incontrano quando la miserrima viene arrestata da Javert, che essendo unico poliziotto di Francia passa dalla galera a Montreuil dopo aver cercato JVJ per 10 anni senza trovarlo. Ovviamente se lo trova davanti e non lo riconosce.Fantine sta tirando le stracce, JVJ giura che si occuperà della marmocchia, nel frattempo si fa scoprire da Javert e scappa.

Terzo momento Non sto piangendo, mi infilo spilli nei bulbi degli occhi per hobby.

JVJ raccatta la marmocchia Cosette dai perfidi Thénardier, che la schiavizzavano, e insieme si nascondono a Parigi. Per altri 10 anni. Javert, udite udite, passa da Montreuil a Parigi. Evidentemente, se ti fai scappare fuggitivi come biglie del ciclotappo su una lastra di vetro unta, in Francia ti promuovono.

A Parigi monta la rivolta contro i privilegi della nobiltà (siamo nel 1832, ci sono già passati, lo sanno che le rivoluzioni alla fine nun je vengono, ma so’ de coccio). Javert si infiltra tra i ribelli, ma intanto continua a cercare JVJ gettando le basi per il moderno concetto di stalker.
Cosette incontra Marius, giovane ribelle, i due piccionano mentre la povera Éponine (che non sto a spiegarvi, ma è figlia dei perfidi Thénardier) rosica perché è innamorata marcia di Marius.

Quarto momento Non sto piangendo, ho solo gli occhi che sudano.

Scoppia la rivolta, i giovani ribelli vengono saccagnati come zampogne, ma prima di farsi ammazzare, catturano Javer, e lo affidano a JVJ che non si sa, non si capisce, passava di là. JVJ che potrebbe liberarsi di questa zecca che ha sullo scroto da 20 anni, lo lascia libero. Javert, commosso e grato di avere salva la vita, si ammazza.JVJ salva Marius dall’ecatombe così il giovane ribelle torna dal nonno sfondato di soldi, fanculo la rivoluzione, sposa Cosette e navigano nell’oro. JVJ confessa la propria identità, si ritira in clausura e solitudine e muore dopo aver visto Cosette un’ultima volta. 

Fantagazilionesimo momento Non sto piangendo, è che… eccheccazzo, sì, sto piangendo. Capisco che messa così pare una telenovela brasiliana, ma garantisco che ho letto il libro 5 volte, visto il musical almeno il doppio, ed entrambi sono pietre miliari.
Rode un po’ che gli autori siano mangiarane transalpini, ma bisogna riconoscerglielo, se la sono cavata. E comunque Hugo col libro ha fatto da solo, ma Schönberg e Boublil con musical, senza Mackintosh a produrre, non andavano da nessuna parte perché in Francia è stato un floppone. Poi re Mida l’ha preso,tradotto in una lingua meno irritante e non l’hanno più schiodato dai teatri della galassia, anche se la critica aveva provato a massacrarlo all’inizio.

Lo spettacolo è un climax emotivo dietro l’altro.

Strafamose I dreamed a dream, Do you hear the people sing e Bring him home, ma personalmente ho un debole per Stars e Empty chairs.

Buona visione, e portatevi i Kleenex.

Les Misérables è in scena al Queen’s Theatre di Shaftesbury Avenue, info al sito:
http://www.lesmis.com/uk/

Pur non essendoci una rappresentazione vera e propria in DVD, è in vendita il concerto celebrativo per i 25 anni dell’opera, tenuto alla O2 Arena nel 2010.