A Kensington Palace la mostra che celebra lo stile di Lady Diana

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AEMORGAN

In occasione dei 20 anni dalla sua tragica scomparsa, Londra ha deciso di celebrare l’amatissima Lady Diana con una mostra in suo onore allestita a Kensington Palace. L’esposizione si chiama “Diana: Her Fashion Story” e ha l’obiettivo di ripercorrere l’evoluzione dello stile di Lady D proponendo gli abiti che ha sfoggiato nel corso degli anni, da cui spesso hanno preso spunto personalità del suo calibro.

Impossibile non notare un cambiamento importante nelle sue scelte di stile, rappresentative di una maturità e di una sicurezza che la Principessa ha acquisito gradualmente nel tempo anche grazie al suo ruolo sempre più influente all’interno della famiglia reale inglese e non solo. Si passa, così, dagli abiti semplici che indossava alle sue prime apparizioni pubbliche, come ad esempio quello in tulle azzurro sfoggiato ad una festa ad Altorph nel 1979 quando aveva appena diciott’anni, fino ai vestiti più sontuosi da sera, firmati da stilisti del calibro di Emanuel, Roland Klein, David Sassoon o Victor Edelstein.

Si intuisce che lo stile per Lady Spencer non era solo una questione estetica, ma un modo di comunicare la sua personalità al mondo intero e di emanciparsi dagli stereotipi reali, così come ha raccontato la curatrice della mostra Eleri Lynn:

Diana ebbe sempre più fiducia in se stessa, comunicandolo intelligentemente attraverso i suoi abiti. Determinata ad assumere pienamente la sua femminilità, Lady Diana sconvolse i dress-code della famiglia reale per issarsi al rango di icona della moda, con uno stile meno formale, più moderno, e allo stesso unico nel suo genere. Lady Diana è stata per molto tempo una delle donne più fotografate al mondo e qualsiasi sua scelta stilistica era sotto la lente d’ingrandimento. La nostra esibizione esplora la storia di una giovane donna che ha dovuto ben presto imparare le regole ferree della vita di corte e un’etichetta stilistica che non era proprio nelle sue corde“.

Ovviamente tra gli abiti di punta non poteva di certo mancare il long dress tempestato di pietre, tanto da far assomigliare la Principessa ad una Cleopatra moderna, realizzato da Gianni Versace nel 1991. E ancora l’abito in velluto blu notte, dalle spalle scoperte, che Diana indossò nel 1985 in occasione di un pranzo alla Casa Bianca e con il quale ballò con John Travolta al ritmo di “You Should be Dancing”, canzone tratta dal film “La Febbre del sabato sera”.

La mostra, inaugurata il 1 marzo scorso e aperta fino al 28 febbraio del prossimo anno, vi darà quindi la possibilità non solo di ammirare abiti che hanno fatto la storia, ma anche di rivivere i momenti salienti che hanno fatto di Diana la Principessa più amata di sempre.