Alla Royal Academy of Arts di Londra va in mostra il talento ribelle di Ai Weiwei

3387
AEMORGAN

Fino al 13 dicembre alla Royal Academy of Arts di Londra è aperta la prima completa esposizione sul lavoro dell’artista, visionario e attivista Ai Weiwei. La personale abbraccia un ventennio di attività dell’artista dissidente, famoso per il suo attivismo a favore dei diritti umani e contro il regime oppressivo e censurante del suo paese natale.

Nato a Pechino 58 anni fa da madre scrittrice e da padre poeta, Ai Weiwei ha vissuto fino al 1993 negli Stati Uniti, subendo l’influenza e il fascino di artisti del calibro di Duchamp e Warhol. Tornato in patria, fonda quello che sarà definito l’Est Village della terra del sol levante, fulcro vitale artistico di Pechino.

Tra le innumerevoli attività alle quali si dedica, nel 2003 fonda FAKE Design, studio di architettura e design, in cui il leitmotiv è il suo rapporto controverso e provocatorio con il falso nell’arte. Concetto espresso appieno nella sua opera “The Destruction of an Han Dynasty Urn”, in cui Ai WeiWei si fa ritrarre mentre lascia cadere al suolo quello che dice essere un vaso antico di 2000 anni, per poi mettere in discussione la veridicità della sua stessa dichiarazione.

Questa e molte altre opere di Ai Weiwei contengono in sé la controversia e la denuncia dell’artista, il suo voler mettere l’osservatore in condizione di criticare il suo stesso pensiero e di capire il vero senso delle cose. Opere come “Straight”, che lo ha reso noto al pubblico globale: un lavoro che ha visto l’artista impegnato assieme ai suoi volontari per riportare al loro stato originale una serie di sbarre di ferro rinvenute tra le macerie del terremoto dello Sichuan del 2008.

Ed è proprio durante questo periodo che Ai Weiwei viene deportato e recluso per 81 giorni a seguito dell’attività di denuncia effettuata tramite i suoi blog. Sarà poi liberato su cauzione e mai condannato ma gli viene sottratto il passaporto per cinque anni.

Da un mese Ai Weiwei è tornato in possesso di quel passaporto e, come annunciato dal direttore artistico della Royal Accademy of Arts, Tim Marlow, è libero di seguire la sua arte in giro per il mondo. La sua prima tappa è dunque Londra, fucina di idee e crocevia di culture.

Dopo una prima incomprensione con il governo, che gli aveva negato il visto richiesto a causa di un disguido riguardante la sua fedina penale, Ai Weiwei ha ricevuto un visto di sei mesi per permanere su suolo britannico. La prontezza del Ministro degli interni Theresa May, la quale ha immediatamente inviato una lettere di scuse all’artista e ha risolto la questione del visto, ha fatto in modo che oggi Ai Weiwei sia presente al suo grande evento.

Alla Royal Academy of Arts saranno esposte le sue opere più significative: dalla sua “Staight”, che si è rivelata essere l’opera più pesante da trasportare in Europa, fino a “Trees”, per la quale era stato istituito un crowd funding che ha raccolto circa 123.000 sterline per finanziarne il trasporto, passando per “Sunflower Seeds”, che rimanda al suo concetto di valutazione del falso. Un evento da non perdere per conoscere meglio l’artista più influente e politicamente più attivo degli ultimi tempi.

Un uomo unico nel suo genere, contrastato con forza dal governo del suo Paese, che però non è riuscito a metterlo in ginocchio. Come lui stesso ha dichiarato in un’intervista a Tim Marlow: “Devo guardare in faccia la realtà. Mio padre e tutta la sua generazione sono stati vittimizzati da questa battaglia politica e oggi vengo limitato anche io in ciò che faccio. Non è una scelta, è la mia vita e devo sacrificarmi così da essere certo di non avere rimpianti”. Sicuramente un evento tra i più interessanti nel calendario artistico londinese.

Ulteriori informazioni su orari e costi della mostra, potrete trovarle sito ufficiale