La Tate Britain dedica una mostra assolutamente inedita a Van Gogh, l’artista che amava Londra

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AEMORGAN

Vincent Van Gogh amava Londra. Il pittore non lo ha mai nascosto. Il suo legame con la Gran Bretagna era molto forte. Per celebrare questo rapporto così viscerale, dal 27 marzo all’11 agosto 2019, la Tate Britainha deciso di celebrare l’artista con una mostra inedita. Non è facile raccontare qualcosa di nuovo su Van Gogh, visto che di lui si è detto e visto di tutto. Ma la galleria londinese vuole compiere il miracolo.

La Tate Britain di Londra, infatti, manda in scena in questi giorni e fino ad agosto “The EY Exhibition: Van Gogh e la Gran Bretagna“, una mostra che vuole indagare la vita e le opere di Vincent Van Gogh da un punto di vista un po’ diverso. Sarà celebrato il legame dell’artista con la Gran Bretagna e le reciproche influenze che questo legame è riuscito a creare.

Lo sapevate, infatti, che Van Gogh pare si sia ispirato,
per molte delle sue opere, agli scritti di Charles Dickens, William Shakespeare e Christina Rossetti? E che è rimasto così impressionato dalle opere di John Constable e John Everett Millais, tra gli altri, da portare un po’ del loro stile nei suoi quadri? Senza dimenticare l’influenza della città di Londra che ha condizionato così tanto lo sviluppo delle sue opere.

Al fratello Theo, durante la sua permanenza nel Regno Unito, dal 1873 al 1876, scriveva di amare profondamente la città di Londra. Qui è riuscito a trovare la sua calma, la sua pace interiore, la sua tranquillità, che gli hanno permesso di diventare il grande Vincent Van Gogh. Una pace che non ritroverà fuori da Londra, per una vita che a seguire sarà decisamente tormentata.

La Tate Britain celebra Van Gogh con più di 45 opere che provengono da collezioni private e pubbliche di tutto il mondo. Le Scarpe di Vincent Van Gogh, ma anche altri quadri celebri come Self-portrait (1889) della National Gallery of Art di Washington, L’Arlésienne (1890) del Museu de Arte de São Paolo, Starry Night on the Rhône (1888) del Musée d’Orsay di Parigi e Girasoli (1888) della National Gallery di Londra. Una mostra assolutamente da non perdere!