Mulini fantastici a Londra e dove trovarli!

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AEMORGAN

È veramente controintuivo anche solo immaginare che in una grande città ultramoderna come Londra ci fossero moltissimi mulini, retaggio di un passato contadino (per quanto in un’accezione industriale o quasi) ora lontano. Tuttavia con un po’ di pazienza si può fare un viaggio nel tempo all’insegna di questi stupendi pezzi di artigianato edilizio locale.

Se si esce dal centro, infatti, è possibile incrociarne un numero sorprendente, anche se già solo poco tempo fa – relativamente poco, a dire il vero – ne rimanevano in piedi molti di più. Per esempio, durante il Medio Evo era possibile vedere sventolare le pale a Shoreditch, Clerkenwell e persino a Holborn, oppure a Soho, in quel di Rathbone Place, ne sorgeva un altro nel 1787. La maggior parte di quelli edificati nelle più vicine periferie sono scomparsi nel 19esimo secolo, ma come già detto ne rimangono molti.

A Brixton per esempio è stato riaperto da poco al pubblico l’Ashby’s Mill, dopo un paziente lavoro di restauro. Datato 1816 e operativo fino agli anni ’30 del Novecento, con l’ausilio di un motore al posto dell’energia eolica, è aperto circa 5 domeniche all’anno. Il mulino fa la sua bella figura nello scenario di Brixton, con la sua torre in mattoni di un nero brillante.

Anche Wimbledon può vantare un eponimo mulino, che si distingue nettamente dall’immagine classica per la sua base ottagonale molto caratteristica. La struttura è stata preservata come un autentico museo visitabile, non essendo più in funzione dal 1864, quando il mugnaio venne sfrattato, portandosi via tutti i macchinari.

Uno dei più suggestivi tra i mulini di Londra è senza dubbio l’Abraham’s Mill, in Upminster: tutto bianco, a quattro livelli, venne costruito nel 1803 portando il suo proprietario alla bancarotta, per poi essere colpito da un fulmine. È comunque rimasto operativo fino al 1934, mentre ora è di proprietà del consiglio locale.

Impossibile dimenticare poi lo Shirley’s Mill che si trova a Croydon, anche perché si tratta del più recente tra tutti i mulini di Londra ancora in piedi: è stato infatti costruito nel 1854, a sostituzione di una precedente struttura completamente arsa. Non a caso la parte meccanica interna è stata adattata allo scopo di rendere possibile l’installazione di un motore a vapore. Il mulino è aperto per visite guidate tutte le prime domenica del mese, da giugno a ottobre.

Se volete prendere un caffè in un mulino, purtroppo senza pale, allora dovete visitare l’Old Mill, che si trova nella strada omonima in quel di Plumstead Common. Un complesso di appartamenti si aggiunge al pub, che sfrutta l’inconfondibile struttura conica.

A Bromley, invece, è possibile ammirare il mulino più antico ancora esistente, per quanto non più potenzialmente operativo: stiamo parlando del Keston Windmill, che una volta faceva parte di Kent, costruito nel 1716 per macinare il granturco. Ora una proprietà privata, non è purtroppo aperto al pubblico.

Ugualmente chiuso è anche il Barnet Gate Mill, conosciuto anche come Arkley Mill, dato che si trova all’interno della recinzione che delimita il giardino di una casa privata. Essendo circondato da un fitto intrico di alberi non è possibile vederlo durante la bella stagione, a causa delle foglie. In funzione per circa 90 anni, dal 1823 al 1918, si trova a metà tra Barnet Road e Brickfield Road.

Piccolo bonus eccentrico alla nostra lista, che racconta la modernità dei mulini. Il grattacielo Strata in Elephant and Castle è dotato infatti di tre enormi turbine a vento in cima all’edificio, che ai Londinesi è più noto con l’irriverente soprannome “the Razor”, ovvero “il rasoio”. Un’aggiunta più cosmetica che altro, dato che l’energia così prodotta corrisponde a circa l’8% del fabbisogno del grattacielo, ma comunque molto suggestiva.