National Gallery di Londra si può visitare online: ecco come!

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AEMORGAN

In ottemperanza alla misure d’emergenza prese dal governo britannico per tentare di fermare il contagio da Coronavirus, che ha iniziato a mietere le sue vittime a Londra, anche la National Gallery di Londra ha annunciato che chiudere i battenti per circa un mese e mezzo.

In attesa che l’allarme provocato da COVID-19 si plachi, le porte del musei di Trafalgare Square rimarranno dunque serrati dal 19 marzo al 4 maggio. La data di apertura, hanno però dichiarato i responsabili della Gallery “dipenderà dalle disposizioni del governo in base agli sviluppi sempre più rapidi di questa situazione”.

Nel comunicato stampa si leggono dichiarazioni orgogliose e una certa tristezza nel dover compiere un gesto storico: “Siamo stati aperti al pubblico per quasi 200 anni e abbiamo accolto i visitatori 361 giorni all’anno, per questo siamo tutti arrabbiati per questa chiusura. Ma si tratta della cosa giusta da fare in questo momento e non vediamo l’ora di ridarvi il benvenuto non appena potremo.”

Le opere della National Gallery però non rimarranno inaccessibili, come ci tengono a far notare i responsabili: “Le gallerie, i musei e le loro collezioni sono importanti in questi tempi difficili; sono una fonte di gioia, calore e ispirazione che ci permette di riflettere su noi stessi e i nostri tempi. Così, mentre la Galleria rimane verrà a Trafalgar Square, la nostra collezione resta aperta per tutti coloro che la vorranno esplorare sul nostro sito”.

Il sito web della National Gallery dispone infatti di una comoda sezione in cui ricercare le oltre 2600 opere custodite. È possibile effettuare ricerche per artista oppure scorrere i dipinti in ordine alfabetico. Si può analizzare ogni immagine nel dettaglio permesso dalla risoluzione del file, e ogni scheda è corredata di informazioni tematiche e tecniche sull’opera, oltre che sull’artista. Insomma, non sarà la stessa cosa, ma certamente se avete nostalgia di un quadro in particolare vi bastano pochi click per ammirarlo nuovamente.

La National Gallery, che si aggiunge a una lunga lista di istituzioni culturali quali la Tate Modern, Tate Britain, la National Portrait Gallery e la Hayward Gallery, già in precedenza aveva dovuto disporre il rinvio dell’imminente mostra sulla pittrice barocca italiana Artemisia Gentileschi, la cui apertura era prevista per il 1 aprile, per non meglio specificate (ma evidenti a tutti) “ragioni logistiche e organizzative”.

La mostra avrebbe dovuto portare a Londra alcuni dei capolavori dell’arista, tra cui le due versioni di quello che forse è il suo dipinto più famoso, Giuditta che decapita Oloferne. Una sezione collaterale dell’esposizione si sarebbe concentrata sulle lettere personali della pittrice e su alcuni autoritratti. Come esempio di quanto sia quotata l’arte della Gentileschi, basti sapere che una recente asta ha visto la vendita del dipinto Lucrezia per 4,8 milioni di euro.

Chiunque avesse acquistato in anticipo un biglietto per l’esposizione o gli eventi a essa collegati verrà contattato personalmente per quanto riguarda rimborsi o cambi di data.