Parte la raccolta fondi per il Bulk Market, il negozio che combatte lo spreco di plastica

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AEMORGAN

Quello della plastica e dei contenitori di tale materiale è uno dei problemi più annosi che si trovano a fronteggiare i tecnici e gli studiosi di ecologia. Ogni anno milioni di tonnellate di rifiuti di plastica finiscono negli oceani, contribuendo a distruggere l’ecosistema di migliaia di forme di vita marina, in quanto si tratta di un materiale per la maggior parte non biodegradabile e che quindi rimane esposto per centinaia di anni. Anche a Londra si sta provando a fare qualcosa, installando un maggior numero di fontane pubbliche per evitare l’acquisto di bottiglie al supermercato.

Circa un anno fa, in quel di Dalston, la città vide nascere un piccolo ma agguerrito pop-up shop completamente plastic-free, il Bulk Market. Si trattava di un mercatino in cui era possibile rifornirsi di circa 200 prodotti alimentari organici e locali, il tutto all’interno di bottiglie e contenitori di vetro come se si trattasse di un antico shop dell’800.

In questo modo i clienti, andando a fare la spesa al Bulk Market, contribuivano non solo ad aiutare le imprese locali, ma anche a ridurre la propria produzione di rifiuti di plastica. Il grande successo dell’operazione aveva contribuito a rendere il negozio molto famoso, tanto che gli erano stati dedicati molti articoli sui giornali e servizi televisivi.

La prima fase di quell’esperimento è finita a dicembre, quando il negozio ha chiuso, ma ora la fondatrice dell’impresa, Ingrid Caldironi, sta tentando di riportare in vita la sua creatura attraverso il crowdfounding: l’obiettivo è quello di aprire un locale permanente ad Hackney, con tutta una serie di migliorie.

 

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Grazie al denaro raccolto in questo modo – il traguardo è quello delle 15mila sterline – il nuovo Bulk Market potrebbe ampliare l’offerta di prodotti fino ad arrivare ad avere oltre 500 prodotti che vadano dalla frutta secca ai liquidi per la pulizia, passando per una gran varietà di drink alcolici. Inoltre il nuovo design potrebbe essere completamente green, dalla tappezzeria fino agli accessori, dato che verrebbero utilizzati materiali di scarto, come tessuti da teatro, cassette di frutta e ritagli di metallo.

Ecco allora che è stata lanciata una campagna di Indiegogo, alla quale si può contribuire con alcune donazioni che prevedono specifiche ricompense: si va dalla sconto del 10% per una emolumento di 10 sterline, del 20% con 20, del 50% con 50 (naturalmente solo su alcune tipologie di merci) e di ulteriori bonus con elargizioni ancora più elevate, compresi kit antispreco e l’incisione del proprio nome sul muro del locale.