Crazy for Pasta, le tagliatelle fresche di Camden Town

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AEMORGAN

Alle 18.30, mentre tutte le altre bancarelle di cibo del Camden market avevano già levato le tende, questi ragazzi erano ancora in piena attività. Come lo sono stati tutto il giorno del resto. Sul bancone pieno di farina, avanzano ancora delle strisce di pasta. Sono tagliatelle fresche, ma solo una minuscola porzione di quelle che stanno bollendo in pentola per gli ultimi clienti della giornata. Di lì a poco, quelle tagliatelle saranno passate in pentola con un sugo fatto in casa, rigorosamente con ingredienti italiani. Pronte per essere divorate.

Crazy for Pasta si trova all’interno di quel coacervo gastronomico internazionale che è il mercato di Camden Lock. Qui si trova di tutto, dalla churrascaria brasiliana ai pierogi polacchi. E nel mezzo, ovviamente, c’è spazio per la cucina italiana. Nella declinazione delle tagliatelle all’uovo. Quelle fatte in casa, con la Nonna Papera, con tanta dedizione e sudore. “Ho scelto il Camden market perché qui mancavano le tagliatelle fresche”, mi racconta Andrea, autore assieme alla ragazza Laura del progetto culinario.

Crazy for Pasta, stand di Camden Town

Andrea di Bello ha 25 anni, ed è a Londra da due, ma la conosceva già molto bene. “Mi è sempre piaciuta, prima di trasferirmi ci sono venuto almeno sette volte”. L’occasione di restare qui è arrivata due anni fa, con l’approvazione del progetto dello stand. E così Andrea e Laura hanno lasciato entrambi Roma (e un lavoro a tempo indeterminato) per inseguire una passione. Che gli sta portando grosse soddisfazioni e numerosi riconoscimenti.

Ma com’è nata questa passione? “Ci è sempre piaciuto cucinare. Poi abbiamo fatto il corso del Gambero Rosso per imparare a fare le tagliatelle all’uovo, e ci siamo divertiti molto”. E come sono arrivati nella capitale inglese? “Io ero indeciso tra Londra e la Svizzera. A Londra abbiamo girato tutti i mercati e abbiamo visto dov’è che non si facevano le tagliatelle. La scelta era tra Greenwich e Camden. Ma Greenwich ci avrebbe dato solo cinque giorni alla settimana, senza il sabato e la domenica, i giorni di punta. Non avremmo potuto rischiare di lasciare il nostro lavoro per lanciare il progetto a quelle condizioni, non era conveniente”.

Crazy for Pasta, banner

Con Camden le cose sono state diverse. La settimana poteva essere tutta nostra, ma solo se avessimo superato il periodo di prova, che invece era di cinque giorni. Non è stato facile agli inizi: non solo non lavoravamo di sabato e domenica, ma ci hanno fatto iniziare a febbraio, stagione morta, dove gli orari sono ridotti e il tempo è inclemente. In quel periodo non ci bastava lo stand per mantenerci: io contemporaneamente facevo altri due lavori”.

Con l’arrivo della primavera, le cose sono cambiate. E nel giro di poco tempo, arrivano i clienti. Turisti, residenti e soprattutto italiani. Il progetto Crazy for Pasta cresce, e Andrea e Laura non sono più da soli: assumono personale, e oggi lo stand conta sei persone in tutto. Non solo: li vogliono anche altri mercati. Proprio quando lo incontro, Andrea mi arriva con una notizia fresca fresca come le sue tagliatelle: ha appena firmato un contratto con il mercato di Brick Lane, e partirà con un nuovo stand nella Boiler House domenica 2 agosto.

Crazy for Pasta, Camden Lock market

Merito delle recensioni positive su TripAdvisor e del passaparola tra i loro clienti. Inglesi e turisti rimangono affascinanti dall’enorme impasto che viene tagliato e lavorato di fronte ai loro occhi. Tra i fedelissimi, ci sono ovviamente molti italiani. Ma Andrea mi racconta che qualche purista inizialmente storce il naso. “È vero che usiamo quasi tutti ingredienti italiani, ma ci siamo dovuti adattare molto anche ai gusti inglesi. Ad esempio la carbonara: il terrore della salmonellosi per via dell’uovo ci ha costretti a dover sostituire l’ingrediente fondamentale con la panna. E dobbiamo sempre dichiararlo, anche se ce lo abbiamo scritto a caratteri cubitali nel menù”.

Non sembra però che la cosa abbia infastidito molti italiani. Non ha infastidito me sicuramente: tra i vari piatti che ho assaggiato, la carbonara è proprio quello che merita di più. Sarà perché quello stand trasuda romanità da tutti i pori: neanche a farlo apposta, Andrea e Laura si sono trovati quasi sempre a lavorare con ragazzi delle loro parti. Gli ingredienti però provengono da tutta Italia. A partire dal Parmigiano Reggiano DOP stagionato 6 mesi, per finire con la farina Caputo e i pomodori di Napoli. “Con quelli realizziamo il nostro sugo migliore. E quello è 100% italiano, senza compromessi”.

Crazy for Pasta, tagliatelle al sugo

Il futuro di Crazy for Pasta sembra promettere bene. Anche se Andrea, da instancabile lavoratore che non si prende neanche un giorno libero, ammette: “Non vado di fretta. Prima di aprire altri stand voglio essere sicuro che quelli che ho viaggino bene anche da soli. Ci ho provato a Covent Garden e ho dovuto lasciare, non ne valeva la pena. Adesso a Camden vanno avanti anche senza di me, quindi io potrò dedicarmi in prima persona al nuovo stand di Brick Lane”.

E a chi può interessare, Andrea cerca nuovi collaboratori. “Riceviamo tanti curricula via e-mail, ma a chi volesse lavorare con noi consiglio di portarlo direttamente a mano. Così posso cogliere l’occasione per farmi una chiacchierata e vedere con che tipo di persona avrò a che fare. Ho bisogno di ragazzi svegli, che non abbiano paura di lavorare. Soprattutto in questo periodo: a Camden ogni giovedì ci sarà il mercato notturno, con musica, intrattenimento e street food fino a mezzanotte”.

Personalmente, io ho visto tanto lavoro, ma anche tanto divertimento. I ragazzi di Crazy for Pasta accolgono sempre i loro clienti con un sorriso e una chiacchiera. Mix di simpatia romana e buona cucina tutta italiana: vince sempre.

Crazy for Pasta – Handmade stuffed Italian pasta. West Yard Street Food, Camden Lock Market NW1 8AF. Tutti i giorni dalle 9 alle 18.30.