Locale, i sapori italiani nel cuore di Fulham

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AEMORGAN

Quando la gastronomia italiana conquista i suoi spazi ma resta ancorata alle tradizioni: è questa la storia di Locale, una mini-catena di ristoranti made in Italy che conta tre sedi, a Fulham, Waterloo e Blackheath.

So già che state pensando: “Oddio, “catena”. Mica ci starai suggerendo di andare a mangiare cibo preconfezionato?”. Di solito inorridisco anche io alla parola. Tra l’altro non è nemmeno segnalato nella nostra lista di migliori ristoranti italiani di Londra. Ecco perché quando mi sono imbattuto nel ristorante Locale a Waterloo, per la prima volta sono rimasto piacevolmente sorpreso scoprendo che faceva parte di una catena. Ma, appunto, la sorpresa è stata breve: essendo questo un piccolo trittico, c’è un controllo gestionale accurato di ogni ristorante, e ognuno è indipendente dall’altro.

Ma tutto ha inizio dal Locale di Fulham, dove ho avuto modo di cenare. Lì conosco la manager, Valentina, che mi racconta come questo ristorante mantenga salda la tradizione della gastronomia italiana, proponendo solo piatti autentici. Tutto merito dell’executive chef Paolo Barone, che prepara i menù e si assicura della freschezza dei suoi ingredienti importati direttamente da diverse regioni di Italia.

Il Locale di Fulham si trova in una zona residenziale molto carina conosciuta come Munster Village. Ha la sua clientela affezionata ma, stranamente, non tanti italiani quanto ti aspetteresti da un posto così attento alla tradizione. Eppure gli ingredienti ci sono tutti, e non mi riferisco solo a quelli culinari. Basti pensare che ogni venerdì il ristorante organizza un aperitivo dalle 17 alle 20, con cocktail a £5 e buffet illimitato.

Ma come si mangia, mi chiederete voi? Da dio, vi rispondo io.

Il menù si mostra ricco e diversificato già a partire dagli antipasti. Difficile scegliere, per cui ne provo almeno due.

Da buon meridionale, non potevo esimermi dal provare la burrata, accompagnata da pezzi di barbabietola, una salsa di pomodorini secchi e delle belle fette di zucca violina, o butternut squash come la chiamano gli inglesi. Io non l’avevo mai mangiata prima, e non mi ha fatto impazzire. Ma le zucche non sono mai state il mio ortaggio preferito, per cui mi sono concentrato sulla cremosissima burrata, che solo a vederla mi emozionava, con quella sua pelle lucida e morbida. Il formaggio pugliese per eccellenza reggeva tranquillamente da solo la portata.

Locale Fulham burrata

Il secondo starter era un antipasto vegetariano. Personalmente ero indeciso tra questo e gli affettati misti, su cui di solito verto. Ma la frase “verdure di stagione grigliate” sul menù mi ha spinto verso il cambiamento ed è stata una grande decisione. Tra melanzane, zucchine, broccoli, funghi e carciofi (questi ultimi in particolare deliziosi) non mancava niente. Ma la portata non si fermava là: le verdure erano accompagnate da un piccola insalata di farro che garantiva il giusto completamento. Il giusto? Evidentemente gli chef non hanno voluto scontentare gli stomaci più esigenti e vi hanno aggiunto anche una mozzarella caprese. Personalmente ho trovato l’ultima un’aggiunta superflua, in quanto il piatto funzionava benissimo anche senza. Ma di sicuro non mi ha rovinato l’appetito, e offrire di più al cliente non si può certo considerare un punto a sfavore, anzi.

Locale Fulham antipasto vegetariano

Ma andiamo col primo. Tra risotto del giorno, paccheri con salsiccia e mozzarella, ravioli fatti in casa e altre prelibatezze non so dove sbattere la testa. Ma Valentina mi dice che devo assolutamente provare la fiorentina: una recente aggiunta nel menù, presente solo da pochi mesi, della quale va particolarmente fiera. Ottimo, allora: vada per il bisteccone rigorosamente in cottura media.

E così arriva il mostro. Un bestione da 1 kg che è ovviamente concepito per essere diviso tra due persone. Cerco di non lasciarmi intimorire, e in effetti ci do dentro: difficile resistere allo spettacolo visivo del rosso di quelle carni tenere e le righe nere della griglia. Naturalmente non riesco a finirla tutta, ma ne mangio un bel po’, la carne è molto delicata e saporita. Ad accompagnarla, oltre a un bicchiere di buon Chianti, ci sono i contorni inclusi: spinaci, fagiolini, e patate fritte, queste ultime le mie preferite.

Locale Fulham fiorentina

E adesso? Riuscirò a trovare spazio per il dolce? Be’, quando ho visto la voce tiramisù sul menù il mio stomaco si è improvvisamente allargato di un terzo. Non è stato sufficiente: anche il dessert mi è arrivato in porzione maxi. Ma a parte l’abbondanza, c’era da valutare la sostanza. Il tiramisù è una delle prove fondamentali per i ristoranti italiani, un dolce base della nostra pasticceria non per questo facile da fare. Prova abbondantemente superata: mi ci sono avventato prima ancora di ricordarmi di fargli la foto.

Un gustoso limoncello mi ha aiutato a mandare giù il tutto, anche se comunque ci è voluto un po’ per riprendermi. D’accordo, io ho esagerato, ma il consiglio che mi sento di dare a chiunque voglia andare a provare il Locale di Fulham è di presentarsi a stomaco completamente vuoto. Le porzioni sono davvero abbondanti, e i piatti sono così buoni che vi piangerebbe il cuore a doverli far avanzare.

Locale Fulham tiramisù

Io ho mandato i miei complimenti ai cuochi Cristiano (head chef) e Mario (sous chef), che quella sera mi hanno davvero saputo soddisfare.

Non sono l’unico a pensarla così, a guardare i commenti di TripAdvisor e Yelp. Ma si nota subito che la maggior parte è utenza inglese, o comunque di altri paesi. Pochi italiani, ed è un peccato con una cucina di questo livello.

D’accordo, fortunatamente la scelta gastronomica italiana a Londra non manca. Ed ecco perché il ristorante si mette di impegno per attirare clientela con offerte varie. Oltre al già citato aperitivo del venerdì, vi è la steak night a metà prezzo del lunedì sera; l‘happy hour dalle 17 alle 19 dalla domenica al giovedì, con drink a £5; e sabato dalle 17 alle 23 offerta del 2×1 sui cocktail.

E per promuovere la fiorentina si profila all’orizzonte una nuova offerta: una chianina e due bicchieri di vino al costo totale di £62.

Da aggiungere in ultimo che l’atmosfera del locale è molto soft, rilassata e confortevole, con personale per la maggior parte italiano. Un ambiente adeguato sia per chi voglia venire a mangiare in allegria con amici, sia per chi vuole mettersi il vestito buono e portare la propria metà a cena.

Basta non andare da soli. Altrimenti con chi dividete i piatti?

Locale Fulham. 222 Munster Rd, London SW6 6AY. Dom – giov: 12 – 22.30. Ven – sab: 12-23.