Italiani bloccati in UK, rientro solo per residenti e casi critici

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AEMORGAN

Soluzione in arrivo per molti -ma non tutti- i 200 connazionali bloccati all’aeroporto di Heathrow. La Farnesina ha infatti organizzato dei voli speciali che consentiranno a molti di loro di tornare in italia; saranno tuttavia obbligatori tamponi prima e dopo il viaggio, e quarantena all’arrivo.

Tutto è iniziato con l’ordinanza del ministro della Salute che ha interdetto all’improvviso tutti i collegamenti aerei tra Italia e Regno Unito, nel tentativo di contenere la diffusione di una nuova variante di Covid-19 particolarmente infettiva e diffusa in UK.

Ciò ha creato caos negli aeroporto, bloccando in un limbo di indeterminatezza centinaia di persone che attendevano il proprio volo. Dopo un vertice alla Farnesina con i ministeri della Salute e dei Trasporti, è stato tuttavia deciso che potranno rimpatriare i residenti in Italia o coloro i quali versano in condizioni di criticità e urgenza immediata, a cui è richiesto tampone prima e dopo l’arrivo, e quarantena obbligatoria. Chi risiede in UK, invece, dovrà tornarsene a casa.

Solo Alitalia ha cancellato o rinviato le prenotazioni di circa 1.100 passeggeri che avrebbero dovuto viaggiare tra i due paesi tra il 20 e il 31 dicembre; ma se nel novero mettiamo gli altri scali, oltre Londra, e le altre compagnie aeree si arriva facilmente a superare i 15.000 casi.

Nel frattempo, sui social è esploso il malcontento, sotto forma di pagine di protesta come “Il governo italiano ci ha lasciato al freddo in UK” e “Azione collettiva degli italiani bloccati in GB” in cui si legge:

All’aeroporto erano presenti italiani in ogni tipo di situazione: chi si trovava in UK solo di passaggio per lavoro o studio, chi si stava ritrasferendo in Italia per rimanere, chi abitava in UK ma doveva tornare a casa per assistere anziani e malati.

C’erano facce distrutte dalla paura, dalle lacrime, dalla disperazione di essere rimasti bloccati in un posto in cui non avevano punti di riferimento, una casa dove andare sotto le feste

A questo si aggiunge la lentezza di risposta e le difficoltà nel contattare le autorità italiane a Londra o in Italia, ma ci sono anche altre considerazioni da fare, e c’è chi esprime dissenso. “Gli italiani che si sono recati in aeroporto per tornare in Italia per motivi non collegati a motivi di lavoro/salute […]” scrive un utente sui gruppi, “non hanno seguito il regolamento inglese”; lo scorso 19 dicembre, infatti, Boris Johnson aveva annunciato che dal 20 sarebbe stato proibito viaggiare da Londra/Sud Est verso l’estero.

Insomma, fermo restando che è doveroso aiutare chi si trova in stato di necessità, d’altro canto in piena pandemia e con una mutazione del virus recentemente scoperta, era impensabile che il governo potesse reagire in modo diverso; tant’è che molti altri paesi -europei e non- hanno adottato misure identiche.