Metro Londra, addio ai pagamenti in contanti per i biglietti

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AEMORGAN

Transport for London sta per rendere definitiva una misura che avrà un impatto molto importante sulla mobilità di Londra, e su chi si sposta coi mezzo pubblici. Presto, tutte le stazioni metropolitane non accetteranno più contati per acquistare i biglietti.

Era nata come una misura sanitaria temporanea per limitare le occasioni di contagio dal Coronavirus; ma nelle prossime settimane diventerà la norma. Sempre più stazioni metro infatti cesseranno di accettare pagamenti in contanti per acquistare il biglietto o ricaricare la propria carta Oyster: d’ora in avanti diventa tutto cashless.

L’unico modo di pagare la corsa sarà dunque l’uso di Apple Pay o Google Pay col proprio smartphone, smartwatch o dispositivo abilitato (oltreché le carte contactless, ovviamente). E se per la maggior parte degli utenti non cambia nulla di fatto, per alcuni ciò potrebbe rappresentare un enorme impasse.

Non tutti infatti possiedono un conto in banca, e molti non hanno una carta abilitata ai pagamenti digitali. Secondo le stime indipendenti di London Travelwatch, nella capitale inglese ci sono almeno 260.000 persone prive di conto in banca, in particolar modo nella fascia 18-24 e tra i disoccupati; ed è per loro che le cose si fanno più complicate.

La buona notizia comunque è il denaro cash non sparirà del tutto: l’acquisto di biglietti (o la ricarica dell’Oyster Card) col contante sarà possibile in determinati negozi; ma ciò si tradurrà in una perdita di tempo aggiuntiva, e in una maggiore complessità di gestione per TfL.

Qualcosa comunque non torna. Il Payment Accounts Regulations 2015 infatti prevede che i principali gruppi bancari debbano offrire a tutti una soluzione di conto corrente base a costo zero, e molti servizi bancari con app (tipo N26, Revolut, Monzo, TransferWise, etc.) includono una carta di debito Mastercard gratuita e senza controllo solvibilità. A questo si aggiunge il fatto che i biglietti pagati in contanti costano molto più degli omologhi digitali; ciononostante, uno zoccolo duro di utenti, per qualche ragione, non vi rinuncia.

Secondo il sito di viaggi Ian Visits, una persona che acquista cash i biglietto della metro per tutto l’anno -dunque in teoria una persona appartenente alle categorie più vulnerabili- può arrivare a sborsare ben 485£ in più rispetto a chi usa wallet digitali. Non avrebbe senso dunque passare al più presto a Oyster card o transazioni elettroniche, in un’ottica di risparmio? Eppure ciò non avviene, e questo è un controsenso che andrà accuratamente studiato e compreso.