Uber a Londra: il servizio funzionerà ancora fino a giugno

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AEMORGAN

Novità sul fronte Uber Londra, dopo la doccia fredda che ha colpito la società americana. A settembre, infatti, la Transport for London aveva annunciato di non voler rinnovare la licenza al servizio di trasporto privato a causa di numerosi problemi legati alla sicurezza dei passeggeri.

Una brutta notizia non solo per i 40.000 e passa autisti che utilizzano Uber per guadagnare, alcuni facendone anche un lavoro a tempo pieno; ma anche per gli oltre 3.5 milioni di passeggeri che utilizzano il servizio, spesso preferendolo ai taxi tradizionali considerati troppo costosi.

Attualmente, la società con sede a San Francisco è soggetta a un’udienza preliminare che ha avuto inizio lunedì 11 dicembre alla Westminster Magistrate’s Courts. Vi saranno altre due udienze martedì 19 e mercoledì 20 dicembre per stabilire se il sindacato dei lavoratori GMB e la Licensed Taxi Drivers’ Association, ovvero l’associazione dei tassisti londinesi, possano essere parti interessate nel caso.

Ma una vera e propria udienza non si terrà fino a maggio o giugno prossimi. Il che significa che, ufficialmente, Uber non ha ancora perso la licenza per operare a Londra, e potremmo usufruire dei suoi servizi fino ad allora.

La compagnia americana ha naturalmente mostrato la sua volontà di collaborare pienamente con TfL e le autorità del trasporto pubblico, ovviando a quelle falle di sicurezza che le sono state incriminate, e garantendo un controllo più rigoroso dei suoi driver ed eventuali macchie sul loro criminal record.

La nuova CEO dell’azienda, Dara Khosrowshahi ha ammesso le colpe dell’amministrazione precedente che ha avuto un “atteggiamento sbagliato”, pubblicando una lettera di scuse indirizzata a TfL.

Per cui, almeno fino a metà dell’anno prossimo, potremo ancora utilizzare l’app per chiamare l’autista più vicino. E, in base al risultato del processo d’appello, vedremo se Uber sarà ancora disponibile a Londra in futuro. Per il momento riteniamoci fortunati, in quanto la compagnia ha da poco perso la licenza per operare nella città di York.