La Londra di…Francesca Varriale: una città che ti cambia per sempre!

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AEMORGAN

La mia vita è completamente cambiata dopo questa esperienza e posso affermare con certezza di non aver alcun tipo di rimpianto: tutto è stato assolutamente perfetto e strabiliante! Non potrò mai dimenticare tutto quello che ho guadagnato in questi anni all’estero”.

Francesca è una giovanissima ragazza di 21 anni, accento romano e animo pulsante, come Soho… il suo luogo preferito nella nostra capitale. Francesca, come molti di noi, è arrivata a Londra per caso, di passaggio dopo il diploma. Il cd. gap year che avrebbe dovuto solo servire a migliorare la lingua inglese, a fare nuove esperienze, vedere posti nuovi, darsi da fare in attesa di capire che strada prendere, quale Università, quale carriera, quale lavoro, quale destinazione. Ma Francesca a Londra è rimasta, complice la determinazione che arriva dai suoi capelli così ricci, forse.

“Durante il mio primo anno, ho alloggiato a Beckenham, una cittadina molto carina situata nel distretto di Bromley, appena fuori Londra. La mia opinione a riguardo è cambiata col tempo: infatti, al mio arrivo, sono rimasta perplessa dal fatto che questa piccola area residenziale si trovasse a circa venti minuti di treno dal centro. Tuttavia dopo poche settimane ho iniziato a formare il mio gruppo di amici e tutto è diventato meno complicato. Beckenham non è assolutamente una zona noiosa per noi ragazzi, ma è certamente molto più tranquilla della megalopoli che tanto ci attrae.

Durante la mia permanenza a Beckenham, ho soggiornato presso diverse host family e seguito un corso intensivo di lingua inglese per circa sei mesi.L’opzione di vivere con una famiglia del luogo non è utile soltanto per stabilirsi inizialmente e guardarsi intorno, ma anche per conoscere la autentica cultura British, praticare il linguaggio della vita di tutti i giorni e mettere a dura prova se stessi. Ed è proprio grazie a loro che è arrivato quell’inaspettato salto di qualità.

Dopo un esame di lingua, The IELTS Academic, ho avuto accesso alla prestigiosa Westminster University, dove studio Human Nutrition. Certo, la strada non è stata affatto semplice. Ho dovuto studiare e nel frattempo lavorare, ma ciò che più mi ha colpito è stata la rapidità con cui ho trovato lavoro, le numerose offerte ricevute e l’imbarazzo della scelta nel dover accettarne una sola. L’Inghilterra è senza dubbio il Paese dove tutto è possibile“.

È proprio vero che Londra è una palestra di vita, ci conduce dall’esser persone rinchiuse nel nostro idilliaco sicuro mondo a persone mature che devono affrontare sfide, difficoltà e – perché no? – godere da soli di alcune gioie. Un po’ come Francesca che ha pensato di non farcela quando una truffa sul cerco-casa l’ha colpita proprio a pochi giorni dall’inizio dei corsi.

“I miei genitori mi sono stati molto vicini in quel periodo, così come i miei amici in Italia. E con l’appoggio di altri due amici, ci siamo provvisoriamente stabiliti in una delle mie precedenti host family – che angeli! – e abbiamo trovato il flat ideale in pochissimi giorni. Quel che consiglio è: non fidatevi mai di chi vi propone soluzioni a basso costo, in posti da favola e vi chiede di prenotare online. Se potete, affidatevi a degli amici, andate a guardare coi vostri occhi e non pagate mai nessun deposito se non ne siete davvero sicuri”.

Poi Francesca sorride, le chiediamo quale sia l’aspetto più affascinante di questa incantevole città e lei replica così: “Il multiculturalismo di Londra è unico, io ho amici di diverse nazionalità, dalla Turchia all’Arabia Saudita, ed a dir la verità non ne ho molti italiani. Mi stupisce sempre più come sia possibile abbattere ogni barriera, ogni preconcetto, ogni stupido pregiudizio che abbiamo quando non conosciamo, semplicemente prendendo poi un tè con un amico conosciuto all’Università o a lavoro. È qualcosa che chiunque nella propria vita dovrebbe provare almeno una volta”.

Ma Londra pretende qualcosa in cambio quando offre così tanto, mette a rischio le relazioni sentimentali, tiene lontani amici e familiari, fa soffrire l’assenza di un abbraccio e ti sommerge di vita anche quando vorresti semplicemente andare in pausa per un po’.

“Eppure questa città mi ha stregato: ho iniziato a vedere i miei sforzi ripagati, giorno dopo giorno, ed è stato proprio questo che mi ha spinto a prendere la decisione di rimanere. Mi sento cambiata, più matura e consapevole delle mie capacità. Ho creato intorno a me una piccola famiglia di persone speciali. Indubbiamente, l’Italia è sempre nel mio cuore. Mi manca la mia famiglia, i mei genitori, mia sorella con il quale ho un rapporto meraviglioso, ma mi ritengo molto fortunata. Grazie ai sacrifici dei miei genitori e grazie a Londra ho avuto la possibilità di capire di voler continuare i miei studi, e chissà… magari di restare per sempre”.

Beh, forse non è esattamente vero che Londra sia un luogo di passaggio, forse è semplicemente il luogo del cuore.

Se avete una storia da raccontare, che sia di ispirazione ad altri italiani che sono già a Londra o che sognano di partire per la capitale inglese, contattate la nostra redazione, scrivendoci ad info@londradavivere.com