Covid UK, Boris Johnson resiste: “Non sono necessarie ulteriori restrizioni per il Covid”

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AEMORGAN

Omicron mette in crisi il sistema sanitario nazionale britannico. L’ammissione è giunta per voce dello primo ministro Boris Johnson che tuttavia ammonisce: “sarebbe un’assoluta follia ritenere conclusa la pandemia”, tant’è che l’NHS sarà presto sottoposto a una “pressione considerevole”; tuttavia, niente nuove restrizioni. E rispedisce al mittente le accuse di giocare d’azzardo col futuro degli inglesi.

L’NHS dovrà fronteggiare un periodo complicato nelle prossime settimane, a causa dell’enorme diffusione della variante Omicron del Covid-19. Ciononostante, Johnson conferma che non si renderanno necessarie ulteriori restrizioni, e che ciò non costituirà un rischio la tenuta del Paese.

In una recente intervista, il Primo Ministro ha anche indirettamente risposto a quanti chiedevano un ulteriore allentamento delle regole, affermando che sarebbe “assoluta follia” ritenere che la minaccia sia passata. Non c’è infatti “alcun dubbio che Omicron continui a crescere” e quindi “è importante ammettere che la pressione sul nostro NHS e sui nostri ospedali continuerà ad essere significativa nel corso delle prossime due settimane e forse più.”

Il confronto col resto d’Europa è inevitabile, e qualcuno si chiede se -con oltre 150.000 contagi al giorno- non sia più saggio sospendere alcune attività o rallentare il movimento delle persone. Ma il Primo Ministro rigetta l’idea di giocare con la salute dei cittadini:

“La strada per il Paese nel suo complesso è di continuare sul sentiero intrapreso. Terremo tutti gli indicatori sotto controllo. Ma ritengo giusto l’insieme degli interventi che stiamo attuando al momento.”

Pertanto, anche se Omicron “sembra essere in conclusione meno grave” delle varianti Alpha e Delta che l’hanno preceduta, siamo tutt’altro che fuori dal guado. “Se guardiamo alla pressione sull’NHS nelle prossime due settimane o forse più, se guardiamo al numero di persone che verrà ospedalizzato, sarebbe un’assoluta follia credere che sia finita e che il dado sia tratto. Dobbiamo rimanere cauti, e dobbiamo attenerci al Piano B.”

Attualmente, nel Regno Unito si contano 157.758 contagi al 3 gennaio e solo il 51% di popolazione totale protetto dalla terza dose di vaccino; il 77.2% ha ricevuto la prima dose, e 70.7% la seconda. I morti nella giornata di ieri erano 42, portando il totale a 148.893 decessi dall’inizio della pandemia.