“Ask for Angela”: esteso a tutta Londra il nome in codice per chiedere aiuto

1639
AEMORGAN

Una geniale iniziativa è stata estesa a moltissimi pub e luoghi del divertimento di Londra. D’ora in avanti, quando qualcuno ritiene di essere in pericolo -magari in discoteca o al club- potrà chiedere “se c’è Angela.” E l’aiuto, discreto e immediato, arriverà subito.

Gli ultimi dati pubblicati dal Office for National Statistics l0 scorso agosto sono avvilenti: quasi la metà di tutte le donne inglesi (il 49%) afferma di essersi sentita non al sicuro quando cammina sola per la strada di notte in un luogo pubblico, contro il 19% degli uomini. E così, in risposta a questo annoso problema, la City ha deciso di intervenire con un’iniziativa che si sta rivelando estremamente efficace, chiamata “Ask for Angela”.

Quando qualcuno si trova in difficoltà per strada o in un locale pubblico, e teme per la propria incolumità fisica, basta che si presenti al banco del bar o al guardaroba chiedendo se c’è Angela. Lo staff, qualificato per gestire questo tipo di situazioni, metterà immediatamente in atto una serie di misure per proteggere la persona dal pericolo ed evitarle approcci indesiderati, senza che quest’ultima debba esporsi. Scortandola ad esempio al taxi, chiamando la polizia o degli amici, o seguendo l’eventuale molestatore con le telecamere.

E per pubblicizzare il nuovo schema di sicurezza, i pub e i locali della Capitale inglese stanno per essere invasi da centinaia di poster nei bagni e all’ingresso, così da aiutare le persone a familiarizzare con la novità. “Ora che i club stanno riaprendo,” ha spiegato Jane Connors, deputy assistant commissioner della Metropolitan Police, “ci sono stati 350 locali, per un totale di circa 5-600 persone del loro staff, che hanno già effettuato l’addestramento, e questo è un passo in avanti davvero positivo.”

“Ask for Angela” fu adottato per la prima volta dalla Metropolitan Police nel 2016, nel tentativo di contrastare femminicidio e violenze collegate alla movida notturna. La campagna ora è tornata in auge su spinta del sindaco rieletto Sadiq Khan, in partenariato con il Met e Safer Sounds, un ente che lavora soprattutto nell’ambito degli eventi e dell’industria musicale.

Grazie a questa collaborazione, e ai fondi stanziati, è stato possibile creare veri e propri corsi di formazione alla gestione di questo tipo di minacce (Welfare and Vulnerability Engagement, o WAVE). E ora, centinaia di barman, buttafuori e lavoratori del mondo dell’intrattenimento notturno londinese sanno esattamente come regolarsi in determinati contesti.

L’inizativa “Ask for Angela” è aperta a tutti i locali di Londra e nelle prossime settimane verrà estesa all’intera città; l’adesione è assolutamente volontaria e gratuita. I locali che intendono aderire possono ottenere tutto il materiale di cui hanno bisogno.