Caldo record a Londra: più di 40 incendi distruggono case e scuole

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AEMORGAN

Il Regno Unito negli ultimi giorni è stato colpito da un caldo record, con temperature che hanno superato i 40°C. Dopo la segnalazione di numerosi incendi in tutto il paese, adesso è scattato anche l’allerta per quanto riguarda l’arrivo di forti acquazzoni e potenziali inondazioni.

Più di quaranta proprietà distrutte dagli incendi

L’ondata di caldo degli ultimi giorni sta mettendo in ginocchio tutto il Regno Unito. Ieri il record storico di 40,3°C è stato registrato a Coningsby, nel Lincolnshire, mentre la Scozia ha vissuto la sua giornata più calda di sempre con 34,8°C a Charterhall, negli Scottish Borders. A Londra è scattata l’allerta del “major incident“, ovvero l’emergenza grave, a causa di una serie di incendi che hanno distrutto case, scuole e chiese.

Il sindaco della capitale Sadiq Khan ha affermato che in totale ieri sono state distrutte dalle fiamme ben 41 proprietà. Nelle ultime ore più di 350 vigili del fuoco hanno affrontato le fiamme in almeno quattro punti della città. L’incendio maggiore ha colpito la zona di Wennington, alla periferia est di Londra, distruggendo una serie di abitazioni.

Attualmente la London Fire Brigade è sotto una immensa pressione, così come affermato da Khan a Sky News: “I nostri vigili del fuoco ricevono ricevono in media 350 chiamate in una giornata intensa. Ieri hanno ricevuto più di 2.600 chiamate. Si è trattato del giorno più impegnativo per i vigili del fuoco a Londra dalla seconda guerra mondiale“.

Il Met Office lancia l’allerta gialla per la pioggia

Dopo questi giorni di fuoco, le temperatura dovrebbero abbassarsi di una decina di gradi. Purtroppo la notizia non è molto rassicurante in quanto gli esperti del Met Office hanno emesso un avviso di allerta gialla per la pioggia. Nelle prossime ore si prospettano forti acquazzoni in alcune parti del Regno, con probabili inondazioni.

Gli esperti dell’Agenzia metereologica hanno già messo in guardia i cittadini: “Forti acquazzoni e temporali potrebbero causare disagi nel pomeriggio sull’Inghilterra meridionale e in Scozia. A questo scenario si aggiunge il rischio di potenziali inondazioni e fulmini“.