Oceandiva, a Londra la prima Location per Eventi sul Tamigi

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AEMORGAN

Si chiama Oceandiva, è costata oltre 25 milioni di Sterline ed una gigantesca nave da crociere aperta a feste e serate, di giorno e notte, sette giorni su sette, dalle 11.00 del mattino fino alle 2.00 o le 3.0 del mattino. Lunga 86 metri e larga 17, sarà il più grande spazio per eventi galleggiante di Londra, con oltre 2.600 metri quadri di spazio indoor e outdoor, e una capienza di 1.500 persone totali, o circa 500 persone per le cene di gala. Ma alle amministrazioni locali non piace granché.

“Benvenuti a bordo” recita il sito web ufficiale dell’Oceandiva. “Il primo rivoluzionario luogo di eventi C02-neutral sul Tamigi. Attraversando tre ponti, questo esclusivo locale […] offre ai clienti la possibilità di ospitare eventi sensazionali sul fiume, sia ormeggiati che veleggiando nel cuore della città.”

“Che sia in porto o che salpi, questa eccezionale nave è progettata per completare l’iconico skyline di Londra, collegando gli ospiti ai monumenti e ai luoghi di fama mondiale di Londra. Attualmente gli ospiti dell’evento possono imbarcarsi e sbarcare da Oceandiva London attraverso London Bridge, Tower Bridge, Canary Wharf, Greenwich ed ExCel.”

“Oceandiva è una originale new entry nel panorama dell’offerta di location per eventi a Londra,” ha spiegato Joshua Novick, vice presidente Nord America di London and Partners.

“Posta sul nostro iconico fiume Tamigi, sarà il luogo perfetto per un viaggio incentive dai numeri importanti, nonché per eventi innovativi. Mentre Londra lavora per diventare una città a emissioni zero entro il 2030, diamo il benvenuto a sedi sostenibili e pionieristiche che stanno contribuendo a trasformare ulteriormente l’offerta unica della città.”

Insomma, sarà anche una discoteca galleggiante, ma non solo. Di sicuro diventerà un’attrazione e un luogo di ritrovo -l’ennesimo- per i londinesi più facoltosi che cercano agio, novità ma anche discrezione e riserbo. Ecco perché non sorprende che la cosa desti qualche ansia nei residenti sulle sponde del fiume.

Le Rimostranze dei Cittadini

C’è preoccupazione nelle amministrazione locali di Westminster, Southwark e Greenwich. Su Butler’s Wharf la battaglia è persa in partenza, poiché il molo è privato e il consiglio non ha l’autorità per intervenire. Ma qualcosa può essere fatto su altri fronti, come quello di Newham.

“Questo non è più un fiume industriale,” ha spiegato al Telegraph Peter Golds, consigliere di Tower Hamlets. “Oramai l’area del lungofiume è residenziale. Ti immagini all’una di una mattina d’estate quando stai cercando di dormire e ci sono 1.500 persone che fanno festa e che passano lentamente oltre le finestre del tuo bagno sul Tamigi? Per non parlare di quando attracca, ovunque attracchi, con tutte quelle persone […] ubriache marce che e che andranno per le strada Dio sa dove alle 3 del mattino.”

Dal canto suo, Oceandiva minimizza. Promette infatti di lavorare con la polizia metropolitana per predisporre un piano di gestione per gli attracchi a Butler’s Wharf. Inoltre si impegna a “risolvere tutte le preoccupazioni dei residenti in modo completo e comprensivo”.