Negli ultimi tempi le nuove generazioni sono sempre più sensibili al problema dell’emergenza climatica. A dimostrarlo non c’è solo Greta Thunberg, ma anche il piccolo Jude che ha deciso di percorrere a piedi 200 miglia, ovvero oltre 320 chilometri, per cerare di convincere il governo inglese a sostenere la sua causa.
Il ragazzino ha appena undici anni e partirà da casa sua a Hebden Bridge nello Yorkshire, nella parte settentrionale dell’Inghilterra, fino al Parlamento di Westminster a Londra. Il suo scopo preciso è quello di convincere i politici inglesi ad approvare una “carbon tax“, cioè una tassa sulle risorse energetiche che emettono diossido di carbonio nell’atmosfera.
Jude, che non ha voluto rendere noto il suo cognome, è stato anche intervistato dalla Bbc e si è detto convinto di questa sua piccola ma grande sfida: “Spero di fargli capire che dobbiamo ricorrere sempre di più all’energia pulita per ridurre le emissioni“. Ad ispirarlo è stata non solo la petizione online promossa dall’associazione “Zero Carbon Campaign” per chiedere l’introduzione di una “carbon tax” nel Regno Unito, ma soprattutto il libro “Dire Predictions“, in italiano “Tragiche previsioni, capire il cambiamento climatico”, degli autori Lee R. Kump e Michael E. Mann.
Il ragazzino ha anche affermato che a dargli coraggio e forza in questa impresa è stato il piccolo Romeo, un altro suo coetaneo che ha percorso 2800 chilometri per andare a trovare la nonna Rosemary. Il piccolo di 10 anni, accompagnato dal papà documentarista Phil Cox, è partito da Palermo in Sicilia fino all’Oxfordshire e tutto il viaggio è stato fatto con mezzi non inquinanti, ossia a piedi, in bici, o in vela.
Jude è, quindi, prontissimo ad affrontare questa sfida in nome della causa ambientalista. Il suo obiettivo è camminare circa 16 chilometri al giorno per 21 giorni complessivi, mentre i genitori lo seguiranno passo passo con un camper sul quale il piccolo avrà la possibilità di pernottare.
