Nasce a Londra il primo museo dell’Empatia al mondo

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AEMORGAN

Ogni tanto a Londra, ma diciamo anche una settimana sì e l’altra pure, arriva l’idea geniale di un brillante creativo che inventa “il primo (inserire attività-evento-locale) al mondo”. E ogni volta ti viene da pensare “Cavolo, ma perché nessuno ci ha pensato prima?”.

Ora nasce a Londra il primo Museo dell’Empatia al mondo e la domanda sembra quasi retorica. In effetti a uno verrebbe da chiedersi “ma a che cavolo serve un museo dell’empatia”? A qualcun altro allergico ai paroloni inusuali verrebbe invece da chiedersi “ma cos’è st’empatia?”.

A costo di fare la figura del saputello che dà per scontato che gli altri sono ignoranti, lo spiego a beneficio di chi davvero potrebbe non saperlo (dopotutto siamo in democrazia): l’empatia è la capacità di percepire le emozioni e sensazioni di chi ci sta intorno. Quando a qualcuno che soffre diciamo “comprendo il tuo dolore” stiamo esercitando empatia, anche se in realtà mentiamo spudoratamente con frasi di circostanza.

Il cinismo che percola dalle mie parole invece è l’antitesi del sentimento empatico. E, a quanto pare, la prova reale della veridicità di alcuni studi americani, che dimostrerebbero che il livello di empatia nella società è drasticamente calato nella nostra epoca. Non so chi abbia commissionato queste ricerche e come si svolga uno studio scientifico sull’empatia. Sta di fatto che sulla base di questi studi il filosofo Roman Krznaric ha scritto un libro sul tema e ha istituito il Museo dell’Empatia a Londra.

Il Museo ha aperto i battenti a Londra il 4 settembre come parte del Totally Thames festival. Solo che uno dice museo e l’altro pensa a un bel palazzone con arcata neoclassica e colonne doriche. In realtà si tratta di un’installazione temporanea che durerà solo fino al 27 settembre, ed è parte di una serie di esibizioni itineranti che si terranno in tutta l’Inghilterra.

L’installazione si chiamerà A Mile in My Shoes. In pratica si arriva, ci si siede, e si indossano le scarpe di uno sconosciuto, per poi mettersi delle cuffie e ascoltare una registrazione della voce del proprietario delle calzature che racconta la sua storia. Il titolo viene da quel vecchio detto inglese che recita “prima di giudicare qualcuno prova a camminare un miglio con le sue scarpe”. In italiano noi useremmo l’espressione “mettersi nei suoi panni”, ma sarebbe poco pratico spogliarsi e indossare i vestiti di qualcun altro.

Il “museo” si terrà per tutto il periodo ai Riverside Gardens di Vauxhall. Ma sarà anche in chiave digitale in formato libreria online sul sito ufficiale dell’Empathy Museum. Se volete saperne di più, cliccate sul link. Io preferisco continuare a camminare con le mie Nike.

The Empathy Museum – Totally Thames Festival. 4-27 settembre Riverside Gardens, Nine Elms Lane, SW8 2DU