Arriva il più grande progetto di condivisione di alloggi a Londra: una vera e propria soluzione economica

12060
AEMORGAN

La PLP Architecture in collaborazione con The Collective ha in cantiere un nuovo progetto di Co-housing a Londra che si prevede sarà pronto entro il 2018.

Il progetto si prefigge la costruzione di una serie di unità abitative, sia alloggi studenteschi sia alloggi ordinari, in stile Co-housing, all’interno di un grattacielo di 30 piani situato a Stratford. Ma cosa s’intende per Co-housing?

Il Co-housing è un concetto abitativo che nasce nel 1964 da un’idea di Jan Gødmand Høyer, architetto danese ideatore dello Skråplanet, un insediamento abitativo dove alloggi privati si alternano a spazi comuni destinati ad essere usufruiti dagli stessi inquilini. Il Co-housing realizza una condivisione di spazi vitali per favorire le interazioni tra gli inquilini dello stesso stabile o gruppo di stabili. Gli ambienti in condivisione possono essere: giardini, palestre, saune, piscine, zone svago, biblioteche, ristoranti e, in particolari circostanze, anche zone giorno o cucine.

Nel caso del Collective Stratford, si tratta di un grattacielo di 30 piani che andrà a marcare ulteriormente la già caratteristica Sky-line londinese. Il grattacielo consisterà di 214 unità abitative indipendenti e di 223 unità abitative in co-living, che condivideranno cucine, bagni e altri spazi. All’interno del grattacielo saranno situate anche palestre, saune, una biblioteca, un cinema, un teatro, lavanderie a gettone,  aree gioco comuni ed oltre circa 600 mq. di uffici e spazi di co-working. All’ultimo piano sarà collocato un ristorante e tutti gli inquilini avranno accesso al roof-terrace. Un progetto di dimensioni bibliche che auspica il realizzarsi di uno stile di vita in cui condivisione e interazione siano alla base di tutto. Un concetto vagamente anni sessanta, ma molto attuale se riadattato alle necessità dei giovani abitanti delle metropoli odierne.

Il Co-housing londinese nasce sia per la necessità di concentrare più persone possibili in piccoli spazi, sia per garantire un’accessibilità economica ai giovani alla ricerca di un alloggio. Questo progetto, infatti, si rivolge soprattutto a ragazzi tra i 20 e i 30 anni, attirati dalle possibilità lavorative e di business che offre la metropoli, ma che non possono permettersi gli affitti esorbitanti di una città come Londra. Il compromesso è di vivere in unità abitative simili a stanze, che consentono però di avere spazi comuni più grandi rispetto a quelli che offrirebbe un normale appartamento in condivisione. Inoltre, un ulteriore punto a favore di questo colosso co-abitativo sarebbe quello di vivere in un contesto architettonico estremamente rifinito e moderno, cosa quasi impossibile da rinvenire nelle tipiche abitazioni inglesi.

Un altro vantaggio essenziale nel concetto di Co-housing è di non doversi arrovellare tra pagamenti di Council Tax e utility bills che sono incluse in un’unica tariffa mensile. Questa caratteristica rappresenta ancora un’altra attrattiva per i giovani che si affacciano a questa città colma di possibilità e che hanno così modo di focalizzare la loro attenzione e le loro energie nei propri progetti. Poter vivere in un grattacielo moderno e dinamico, rifinito nei dettagli architettonici, dotato di tutte le comodità, dove vengono addirittura cambiate le lenzuola settimanalmente, è un sogno che si realizza! Se poi si aggiunge al quadro un costo abbastanza contenuto, allora la soluzione di condivisione abitativa potrebbe risolvere i problemi di tanti.

Moltissimi si sono mostrati completamente a favore di questo immane progetto come l’interior designer Naomi Cleaver, la quale ha dichiarato che una simile offerta potrebbe addirittura risolvere la crisi abitativa londinese, estendendo gli alloggi destinati a studenti e giovani anche ad adulti che non possono permettersi l’acquisto di una proprietà nella città. Secondo la designer il mercato del futuro si baserà molto su questi nuovi concetti residenziali, dove si andrà man mano sempre più a sacrificare gli spazi in favore di una maggiore centralità logistica.

In attesa che il progetto diventi realtà, ricordatevi che, se avete bisogno di cercare una stanza in affitto a Londra, potete fare sempre riferimento a questi siti. Potrebbe capitarvi ugualmente un’ottima occasione!