Odore Metro di Londra: da cosa deriva, e perché piace o dà fastidio

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AEMORGAN

Tutti conosciamo la sensazione. Basta fare pochi gradini e a un certo punto, all’improvviso, si viene travolti da quell’ondata calda e puzzolente, molto familiare. È l’odore della metro di Londra, che alcuni amano ed altri detestano (per poi apprezzarlo magari a distanza di anni). Ecco da cosa deriva, e perché ad alcuni piace e ad altri no.

Un odore è composto da miliardi di molecole volatili, presenti nell’aria, che vanno a stimolare i recettori posti all’interno del naso; tale stimolazione genera un segnale elettrico che, attraverso le vie nervose, raggiunge zone specifiche del cervello che poi decodificano il segnale e gli attribuiscono un significato.

È a quel punto che subentrano i processi psicologici: la reazione individuale infatti è diversa da persona a persona, e fortemente soggettiva. Un odore di per sé è neutro, cioè non ha una connotazione positiva o negativa. Ma l’acquisisce in base al nostro stato d’animo, ai collegamenti mentali che induce, ed è fortemente condizionato dal contesto in cui viene percepito. Il profumo del pane appena fatto è delizioso al primo mattino, per chi si sveglia affamato, ma potrebbe essere collegato a sensazioni di fatica e fastidio, per il panettiere che va al forno ogni notte a impastare.

E per molti, l’odore della metropolitana è proprio questo: il ricordo della prima volta nella Capitale inglese, da giovani, con gli amici o la dolce metà; praticamente un dolce distillato di Londra. Per altri invece è sinonimo di alzatacce, colloqui di lavoro andati male e ascelle sudate. Insomma, dipende da noi stessi.

Ma al di là della componente soggettiva, c’è quella oggettiva. Da cosa deriva, fisicamente e chimicamente, quella particolare miscela di molecole odorigene? È figlia dell smog, del ferro rugginoso delle rotaie, dell’alluminio dei vagoni, e della polvere -piena di PM10- che si deposita su ogni superficie e nei nostri polmoni. È l’odore delle macchine che sferragliano, del metallo che striscia sul metallo, e del grasso che cola sugli ingranaggi di treni e scale mobili, cui si aggiungono le esalazioni e la presenza di migliaia di persone che vanno e vengono.

Qualcuno, su Twitter, dice che “non hai mai sentito così tanta nostalgia per l’odore della metro di Londra.” “Riconoscerei quell’odore anche bendato,” dice un altro. “Se chiudo gli occhi posso ancora sentirlo. L’ho odiato ogni maledetta mattina, ma ora mi manca.”

Ma il tweet migliore probabilmente è questo:

“Qualcuno dovrebbe ufficialmente creare una candela profumata all’odore della metropolitana di Londra; quell’odore è strano ma molto buono.”

E a voi piace l’odore della metro di Londra? È evocativo o fastidioso? Ditecelo sulla nostra pagina Facebook o su Twitter.