Metro di Londra, raggi UV per eliminare il Coronavirus

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AEMORGAN

In attesa che la scienza trovi una cura definitiva, bisogna convivere con il virus che sta creando scompiglio in tutto il mondo. E per ridurne l’impatto sanitario, occorre adottare tutte le misure possibili, tra cui l’installazione di dispositivi di disinfezione a raggi UV nei luoghi ad alto rischio di assembramento, come la metropolitana di Londra.

Studi recenti, come quello condotto dall’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), dell’Università Statale di Milano, dell’Istituto nazionale tumori (Int) e dell’Irccs Fondazione Don Gnocchi hanno rivelato gli effetti che la luce ultravioletta ha contro il coronavirus Sars-CoV-2. I ricercatori hanno dimostrato infatti che i raggi UV possono neutralizzare il Coronavirus in pochi istanti.

La luce ultravioletta a lunghezza d’onda corta, tipicamente generata dal sole o prodotta con economiche lampade al Mercurio, è capace di rompere i legami molecolari di DNA e RNA dei microorganismi e degli agenti patogeni, di fatto annientandone la pericolosità. È la stesso meccanismo che entra in gioco quando, d’estate, spalmate la protezione solare sulla pelle per evitare danni alle cellule.

Sulla scia di queste evidenze scientifiche, TfL ha deciso di procedere con l’installazione di oltre 200 dispositivi UV su tutte le scale mobili della rete metropolitana di Londra; ciò impedirà al virus di allignare e propagarsi attraverso i corrimano.

L’implementazione a tappeto è stata decisa dopo un periodo di prova condotta nei Terminal 1, 2 e 3 dell’aeroporto di Heathrow; dai test è risultato infatti che i raggi UV sono stati capaci di eliminare almeno il 50% della carica virale sulle superfici.

Al momento il sistema è già stato montato su 6 scale mobili della stazione di Kings Cross St Pancras; nel corso delle prossime settimane, sarà invece la volta di Bond Street, Charing Cross, Paddington, Tottenham Court Road, Green Park, London Bridge, Victoria e Waterloo. In totale verranno riconvertite 110 scale mobili.

Il dispositivo in questione è piuttosto moderno e interessante. Si tratta di piccole scatole nere posizionate sulla fine di ogni corrimano che sfruttano l’energia generata dal movimento del nastro per alimentare le lampade germicide. Sono riconoscibili dalla scritta “Asepti.”

In ogni caso, questo è solo l’ultimo espediente adottato da TfL per contenere l’avanzata del Coronavirus sui mezzi pubblici, assieme alle pulizie con disinfettanti di qualità ospedaliera e ai 1.000 punti sanificazione col gel. Ma è importante sottolineare che nessuna di queste misure sostituisce un lavaggio completo e prolungato delle mani con acqua e sapone.