In base al nuovo piano del governo Johnson, il Regno Unito ha lanciato uno schema per accogliere fino a 20.000 rifugiati afghani nei prossimi cinque anni, con priorità a donne, bambini e minoranze religiose. Il rischio, per chi ha collaborato con la coalizione occidentale, è infatti di andare incontro a morte certa.
Il piano non sarà di facile attuazione. In assenza di un esplicito accordo coi Talebani, infatti, si renderà necessario spostare i profughi in paesi vicini come il Pakistan, prima di poterli mettere fisicamente su un aereo e portarli in UK.
“Abbiamo un debito di gratitudine verso tutti quelli che hanno lavorato con noi per rendere l’Afghanistan un posto migliore negli ultimi 20 anni “, ha dichiarato il premier, specificando le categorie più vulnerabili che avranno accesso agli aiuti. “Molti di loro, in particolare le donne, hanno un urgente bisogno del nostro intervento. Sono orgoglioso che il Regno Unito sia in grado di avviare questo percorso per aiutare loro e le loro famiglie a vivere in sicurezza in UK. La migliore soluzione per tutti è un Afghanistan che funzioni per tutti gli afgani. Ciò significa che la comunità internazionale dovrà sedersi a un tavolo e porre condizioni politiche severe per la futura governance del paese. E ciò implica focalizzare i nostri sforzi nel tentativo di aumentare la resilienza di una regione più ampia, così da prevenire un’emergenza umanitaria.”
In seguito a questo discorso, Johnson si è sentito al telefono con Joe Biden per sottolineare “l’importanza di non vanificare i passi avanti fatti in Afghanistan negli ultimi 20 anni” e per “promettersi l’un l’altro di continuare a lavorare assieme […] per consentire a più persone possibile di lasciare il paese.”
I due torneranno a parlare, assieme agli altri leader, nel G7 atteso per i prossimi giorni, ma nel frattempo già montano le prime critiche.
Lo schema infatti sarebbe molto simile per scopo e dimensioni a quello messo in campo per i profughi siriani nel 2014; al tempo, si dava priorità ai sopravvissuti alle torture, ai malati gravi e alle donne con bambini. Tuttavia, la popolazione dell’Afghanistan è il doppio di quella siriana, senza contare che stavolta il Regno Unito ci ha messo lo zampino, nel conflitto. “Se i canadesi se ne prendono 20.000” si domanda Lord Dubs, un ex bambino rifugiato intervistato dal Guardian, “perché noi prendiamo solo 20.000 in 5 anni?”
I primi 5.000 profughi in ogni caso sono attesi entro la fine del 2021, ma l’impressione è che questi aiuti umanitari e diplomatici saranno tutt’altro che sufficienti; intanto, l’opinione pubblica inizia a dividersi su un tema che diventerà scottante nei prossimi mesi.
