Nella notte tra giovedì e venerdì scorso un grande incendio è divampato nella parte nord-ovest di Londra distruggendo la chiesa di St. Mark, a St. John’s Wood. La chiesa di epoca vittoriana è classificata come monumento di grado II e rientra nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Ecco cosa è successo!
Com’è scoppiato l’incendio nella chiesa di St. John’s Wood
Le fiamme sono divampate improvvisamente intorno alle 23.30 di giovedì 26 gennaio distruggendo la chiesa di St. Mark, a St. John’s Wood. Ad avvisare le autorità è stata la testimone Sophia Tennant che, mentre si stava preparando per andare a letto, dalla finestra ha visto delle fiamme salire dall’interno dell’edificio.
Immediatamente più di dieci autopompe sono state dispiegate sul posto, con squadre proveniente da North Kensington, Paddington e West Hampstead. Per gettare acqua sul fuoco i vigili del fuoco hanno utilizzato due scale da 34 metri e una da 64 metri, che è la più alta del suo genere in Europa.
Dopo ore il fuoco è stato domato ma i pompieri sono rimasti sul posto anche successivamente per rendere l’area sicura e favorire le indagini. Le autorità hanno dichiarato che non ci sono stati feriti, ma la causa dell’incendio ancora non è nota.
Le reazioni della comunità e delle autorità
L’incendio è stato straziante per tutta la comunità perché ha coinvolto uno dei punti di riferimento del quartiere. Basti pensare che secondo il National Churches Trust la chiesa di San Marco è un vero e proprio “tesoro architettonico e storico“.
Il reverendo Kate Harrison, vicario della cappella, ha parlato così alla BBC: “L’incendio è stato straziante per noi come chiesa e comunità locale. Rimaniamo profondamente scioccati, ma siamo molto grati per le preghiere e i messaggi che continuano ad arrivare. Ci impegniamo a continuare a servire la comunità locale nel miglior modo possibile“.
Stesse parole arrivano da Eddie Tulasiewicz del National Churches Trust: “É stata una tragedia che una chiesa così bella e storica sia stata colpita da un incendio. Spero che molti degli interni possano essere salvati. Le chiese sono piene di legno e la maggior parte ha rilevatori di incendio, ma ciò di cui hanno bisogno sono sistemi di irrigazione“.
