Cosmopolita, vivace, traboccante di cultura e piena di carattere, Londra è una città meravigliosa ma non perfetta. Dalla croci della metro alle delizie dei turisti, ecco le 10 piccole seccature che solo chi vive a Londra da un tempo congruo può dire di conoscere bene.
- Sulla metro: C’è sempre quello che corre per accaparrarsi l’ultimo posto a sedere; in teoria, è del primo che si avvicina e riesce a sedercisi su, se possibile con grazia e nonchalance. Ma di solito, sembra di assistere ad un remake in stile Squid Game del gioco della sedia, avete presente?
- Sulla scala mobile: È scritto sulle guide. Lo sanno tutti. Lo si vede ovunque. È letteralmente uno dei cliché della City, eppure c’è sempre sempre sempre quello che si mette sulla sinistra della scala mobile, costringendo gli altri a fare lo slalom. Odio incommensurabile.
- I lagnosi: Quelli che “Londra è bella, eh, per carità, ma non ci vivrei.” A seguire, lungo elenco di banalità a scelta tra: traffico, smog, rumore, prezzi, tenants.
- I Lenti: Quando siete di fretta, col panino in bocca e il caffè in mano, in ritardo per il colloquio di lavoro, c’è sempre il turista in mezzo che si ferma di colpo in mezzo alla banchina o che cammina lentamente, gli occhi bovini fissi sul cellulare. Beati loro che sono in vacanza, ma qui c’è pure chi sta per fare una figuraccia al primo giorno di lavoro.
- M&M’S London: Chiunque viene qui vorrà andare a vedere il negozio M&M’S di Leicester Square, e non si farà problemi a chiedervi di accompagnarlo. Fatevi pagare, per lo meno.
- Nord vs. Sud: La solita, annosa questione della rivalità tra la porzione a nord o a sud del Tamigi. “Eh, ma a Sud non ci sono stazioni metro” dice uno, “eh, ma ci sono più bus” risponde l’altro. In realtà sono le due anime della stessa città, e francamente noi amiamo molto South London soprattutto per l’atmosfera raccolta, amichevole e da piccola città di cui è intrisa. Quindi fine della diatriba.
- Insta-Coda: Uno studio ha calcolato gli abitanti di Londra passano metà della vita a dormire e l’altra metà a fare la coda da qualche parte. No, a parte scherzi, vivere nella City implica fare coda per la metro, il ristorante, il club e il mercatino hipster. Ma è proprio necessario scattarsi la foto e pubblicarla come se quella fosse l’attività più bella del mondo? Che Zuckerberg ci fulmini, ma anche basta con ‘ste foto delle code. Ma magari è un modo di condividere la sofferenza, va’ a sapere.
- Suoni Spettrali: Si fa mai davvero l’abitudine all’orrendo suono della fermata dei treni metropolitani? Questa domanda non ha ancora una risposta, per quanto ci riguarda.
- Questioni Alcoliche: Avete presente i tizi, rigorosamente ubriachi marci, che si piazzano sotto la finestra di casa e iniziano a parlare dei loro drammi esistenziali, della ragazza che gli ha spezzato il cuore e tutto il resto? Che poi, all’inizio ci appassionavamo pure e ci mettevamo in ascolto per capire chi avesse torto e chi ragione tra lui e lei (o tra lui e lui, nei giorni buoni). Alla fine, con cognizione di causa, possiamo affermare che è sempre colpa del tizio ubriaco sotto la finestra.
- Raccolta immondizia: Come fanno gli addetti della raccolta rifiuti a fare tutto quel casino alle 6.30 del mattino? Diciamoci la verità: un pianoforte lanciato da 100 metri di altezza in una campana piena di bottiglie di vetro farebbe meno rumore.