Uber torna a operare a Londra: cosa è successo e cosa sapere

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AEMORGAN

Uber può tornare a essere operativo a Londra, al momento per soli 15 mesi, poi si vedrà. Il 26 giugno, il giudice inglese Emma Arbuthnot, del tribunale di Westminster, ha infatti accolto l’appello della società californiana riconoscendogli una licenza a tempo di 15 mesi (invece dei classici 5 anni) per operare nella capitale britannica.

Come molti di voi avranno notato, negli ultimi 9 mesi non era stato più possibile utilizzare Uber per spostarsi da una parte all’altra della città: il Transport for London, infatti, non aveva rinnovato a settembre 2017 la licenza all’azienda californiana di taxi con auto private, soprattutto per la mancanza di trasparenza da parte di Uber nel riportare il comportamento poco corretto di alcuni autisti nei confronti dei clienti e il mancato rispetto di alcune norme, come il numero di ore forzato di riposo dei driver e il regolamento di ferie e salario minimo.

Nei prossimi 15 mesi in cui Uber tornerà a operare, dovrà quindi mettere in atto tutta una serie di azioni e misure per dimostrare di rispettare tutte le regole e potere eventualmente ricevere un’estensione della licenza. In questo periodo, in particolare, Uber dovrà:

  • collaborare con i regolatori che dovranno poi riferire al tribunale i miglioramenti apportati;
  • cambiare i vertici del gruppo londinese di Uber;
  • nominare una commissione imparziale per monitorare il comportamento;
  • gli autisti (circa 45mila a Londra) dovranno rispettare gli orari dei turni
  • tutti i dati sugli autisti dovranno essere trasmessi e analizzati da TfL.

Un piano ferreo ma condiviso da Uber che vede in Londra uno dei suoi mercati più strategici, visto che solo il Regno Unito rappresenta per l’azienda il 5% del suo business a livello mondiale. A settembre 2019 è quindi rimandata una nuova decisione sul futuro dell’azienda a Londra. Nel frattempo, Uber ha già introdotto alcune novità come un servizio telefonico di supporto alla clientela disponibile 24 ore al giorno e un servizio di scambio di informazioni con la polizia locale nel caso di incidenti di qualsiasi tipo.