Alcoholic Architecture: il bar dove il cocktail non si beve ma si respira

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AEMORGAN

Se a Londra camminando per le strade respiriamo ogni tipo di gas di scarico e miasmi, perché a questo punto non completare la lista delle sostanze intossicanti e respirare direttamente anche l’alcol? È la domanda che si è fatta lo studio artistico Bompas & Parr. Oddio, non so se si siano fatti proprio questa domanda, ma sicuramente hanno dato la risposta. Ed è il primo bar dove l’alcol non si beve, ma si respira.

Alcoholic Architecture è un bar che aprirà il 31 luglio in quel di Southwark nei pressi del Borough Market, dove si potrà provare l’ebbrezza (in tutti i sensi) di camminare in mezzo a una nuvola di alcol e respirarla tutta. Un po’ come un bagno turco all’aromaterapia, ma il punto è che qua vi ubriacate.

Il concept dell’esperienza è quello di far assorbire l’alcol tramite i polmoni e altre parti del corpo tipo gli occhi e ottenere lo stesso effetto inebriante di un cocktail senza passare per il fegato. Quindi il danno all’organo è evitato, e anche l’apporto di calorie si riduce al 40%. Però l’alcol ci entra comunque in circolo e ci rincretinisce.

Non si tratta comunque di un bar classico dove entrate, vi sedete e ordinate un Long Island. L’ingresso va prenotato, e l’esperienza sensoriale è del tutto privata. Per prima cosa, si indosserà una tuta speciale che preserverà i vestiti dall’impregnarsi della puzza di alcol. Poi si entrerà in una camera speciale dove degli umidificatori rilasceranno dell’aria vaporizzata mischiata ad alcol (in rapporto 1:3), creando una vera e propria nuvola spiritica dove l’umidità raggiunge il 140% e la visibilità è ridotta ad un palmo dal naso.

Sparita la possibilità di usare la vista (come detto, gli occhi sono impegnati a sniffare come il naso), ci si concentra sull’udito: una colonna sonora ad hoc inviterà a rilassarsi, ma a quanto pare non si tratterà della solita lounge music, bensì di una musica d’atmosfera con un sound che ricorda l’ambientazione classica da bar, tintinnio del ghiaccio nei bicchieri compreso.

L’intera esperienza durerà circa un’ora che, secondo i realizzatori, corrisponderà all’assunzione di un cocktail. Quindi, che vi ubriachiate o meno, dipende da quanto reggete l’alcol. La lista degli alcolici utilizzati comunque sembra prevedere sostanze molto forti: una serie di birre create dai monaci trappisti e il Buckfast, un popolare vino fortificato scozzese.

Il progetto dello studio di design, che si occupa di sperimentare tra architettura e cibo, non vede adesso la luce per la prima volta a Londra: era infatti già stato proposto nel 2009 a Soho come pop up bar. Questa volta però arriva per restare per almeno sei mesi e poi, in base al successo, restare o sparire.

Il biglietto di ingresso costerà £10 negli orari off peak (tutto lunedì e martedì, prima delle 17 il Mercoledì e il giovedì, e prima delle 16 il venerdì) e £12.50 negli orari di punta (giovedì dopo le 17, venerdì dopo le 16, e tutto sabato fino alle 22). Considerati i prezzi dei cocktail di molti locali in Londra centro non è neanche tanto male.

Per tenervi aggiornati date un occhio al sito ufficiale di Alcoholic Architecture.