Tate di Londra: per l’entrata gratuita non serve più il biglietto

1150
AEMORGAN

Buone notizie per turisti e appassionati d’arte. Fino ad oggi, per visitare il Tate Britain e il Tate Modern, era necessario prenotare in anticipo i biglietti o fare la coda all’ingresso, anche per le entrate gratuite; ora invece il gruppo delle gallerie Tate ha modificato la propria politica, e per l’ingresso gratuito non è più richiesto il biglietto. Insomma, potete letteralmente improvvisare e presentarvi all’entrata senza ansie.

Chiaramente, per le mostre e gli eventi di maggior risalto, prenotazione e acquisto del biglietto restano obbligatori; anzi, in questi casi, conviene muoversi sempre per tempo e giocare d’anticipo, sfruttando il Web. Ma per gli ingressi ordinari gratuiti, “non c’è bisogno di prenotare” si legge sul sito ufficiale. La prenotazione infatti “è raccomandata per le mostre, anche se alcuni biglietti potrebbero essere disponibili al botteghino.”

Questo se non siete membri (a pagamento) del Tate, si intende; perché altrimenti, l’ingresso è garantito, illimitato e gratuito a prescindere, e senza necessità di prenotazione anticipata.

“Scopri alcune delle opere d’arte più antiche e amate della collezione della Tate – tra cui opere di William Hogarth, Thomas Gainsborough, Gwen John e i preraffaelliti – così come le più eccitanti opere contemporanee di artisti come David Hockney, Chris Ofili e Claudette Johnson. Goditi la più grande collezione al mondo di dipinti di uno degli artisti più celebri della Gran Bretagna, J.M.W. Turner, che si è unito ai murales Seagram di Mark Rothko.”

Ma anche le gigantesche installazioni sospese di Cornelia Parker non sono da perdere. Sospese in aria, simili a esplosioni cristallizzate nel tempo, le sue opere creano un effetto magico e al contempo angosciante. Del tutto gratuita invece è la mostra A Year In Art: Australia 1992 che -fossimo in voi- vedremmo assolutamente.

Fate clic qui per conoscere il palinsesto del Tate Britain.
Fate clic qui invece per conoscere il palinsesto del Tate Modern.