Il trasporto pubblico londinese e tutti i record più disgustosi: la lista “horror”

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AEMORGAN

Chi si occupa di servizi, sopratutto se su vasta scala, sa benissimo quanto può essere pesante avere a che fare con questioni come la pulizia degli spazi pubblici. In una metropoli gigantesca come Londra la rete dei trasporti pubblici è estremamente ramificata, ma sopratutto frequentata da ogni genere di utenti, non sempre rispettosi dell’igiene comune.

O almeno, è quanto si evince dai dati forniti da TfL (Transport for London) riguardanti i liquami che i suoi dipendenti sono costretti a lavare ogni anno da bus e vagoni della metropolitana: vomito, urina, sangue e materia fecale (volendo tacere di quant’altro potrebbe venire in mente) sono all’ordine del giorno.

E l’espressione è tutt’altro che metaforica. Secondo TfL i suoi bus sono stati insozzati un totale di 14.362 volte nel 2018, più di 40 volte al giorno. In alcuni casi gli stessi mezzi sono stati oggetto di “incidenti” più di due volte nella stessa settimana.

Per quanto riguarda la metropolitana sono state per 801 le interruzioni di servizio proprio a causa di vagoni talmente imbrattati da non poter essere aperti al pubblico. Non del tutto imprevedibile il dato che vede le cinque linee del servizio notturno della metropolitana come quelle sporcate più spesso.

Continuando con le statistiche, si osserva che è stato ottobre il mese peggiore per gli addetti alle pulizie, per un totale di 1531 incidenti sulla rete di bus.

Non è andata meglio a luglio, anzi forse i lavoratori in quel periodo hanno subito la sorte peggiore: in un mese flagellato dal caldo, con una fiumana di hooligan in giro per Londra a causa della Coppa del Mondo, sono stati 1291 i casi di imbrattamento.

Da quanto si evince, la linea di bus che ha subito il trattamento peggiore è stata la numero 25, quella che da Ilford e Holborn porta in centro. La top five della metropolitana, invece, vede in testa la Northern Line con 221 casi, la Jubilee con 113, la Central con 101, la Piccadilly con 90 e la Victoria con 75.

Ma quali sono esattamente i casi contemplati da TfL nel proprio report? L’azienda spiega che classifica un vagone o un mezzo come sporco (“soiled”) quando i passeggeri lasciano dietro di sé tracce di vomito, urina, sangue oppure vetro spaccato (meno disgustoso, ma forse ancor più pericoloso).

Mick Cash, segretario generale del sindacato RMT, afferma che queste statistiche scioccanti ci mostrano quanto sia difficile e raccapricciante il lavoro degli addetti alle pulizie. Costoro sono descritti come “un esercito nascosto” che con scope e secchi lavano via il sudiciume per permettere a Londra di andare avanti come se niente fosse. Un compito che, forse, andrebbe maggiormente apprezzato.


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