Non sappiamo come darvi questa orribile notizia, quindi lo facciamo in modo doloroso ma rapido. Il sindacato dei trasporti RMT (National Union of Rail, Maritime and Transport Workers) ha annunciato una raffica di scioperi a dicembre e inizio gennaio. A cui si aggiungono gli scioperi degli autisti del bus di Londra, per un totale di 4 settimane di passione che allieteranno i giorni prima, durante e dopo Natale. Ecco cosa significa per i pendolari.
Sciopero Metro & Treni
Oltre 40.000 iscritti RMT aderenti al Network Rail in 14 compagnie ferroviarie incroceranno le braccia il 13, 14, 16 e 17 dicembre e il 3, 4, 6 e 7 gennaio 2023. In più, saranno bloccati gli straordinari dal 18 dicembre al 2 gennaio. Oltre a RMT, il principale sindacato ferroviario, aderiranno anche Aslef, in rappresentanza dei macchinisti, TSSA, il sindacato del personale di terra, e Unite.
Per quanto riguarda la metro, invece, non abbiamo ancora date ufficiali; si sa solo che, dopo l’ultimo sciopero del 25 novembre, ne seguiranno di sicuro molti altri nelle prossime settimane.
Il motivo del contendere è sempre il solito: la controversia su retribuzioni, termini e condizioni di lavoro.
Sciopero Bus
I dipendenti del settore su ruota sciopereranno invece l’1, 2, 3, 9, 10, 16 e 17 dicembre. Aderiscono i membri Unite impiegati dalla società di trasporto pubblico Abellio a Sud e a Ovest di Londra; il che significa che saranno affetti tutti i bus da e per Battersea, Beddington, Hayes, Southall, Twickenham e Walworth.
“Abellio è una multinazionale molto ricca che potrebbe e dovrebbe garantire ai suoi lavoratori un equo aumento di retribuzione” ha dichiarato Sharon Graham, segretaria generale di Unite. “Mentre i lavoratori faticano per far fronte all’inflazione dilagante, l’incapacità di Abellio di intavolare colloqui salariali significativi rivela un cuore freddo e spietato. Unite è interamente focalizzata sulla difesa e sul miglioramento dei posti di lavoro, della retribuzione e delle condizioni dei suoi membri, e gli autisti degli autobus di Abellio riceveranno il pieno sostegno del sindacato”.
“Tutto ciò è incredibilmente deludente” chiosano dal Dipartimento dei Trasporti. “Per colpe non loro, milioni di persone si vedranno ancora una volta interrotta la loro quotidianità, e non saranno in grado di andare a lavoro, a scuola o a fare visite mediche. […] Esortiamo i sindacati a rivalutare questa azione divisiva e a lavorare piuttosto coi datori di lavoro, non contro di loro, per concordare una nuova via da seguire”.
