Sciopero a Londra il 26 novembre: Overground e bus a rischio

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AEMORGAN

La disputa sui salari è tutt’altro che risolta. Pertanto i lavoratori ferroviari del sindacato britannico Aslef hanno indetto uno sciopero il prossimo 26 novembre, mettendo a rischio gran parte dei servizi Overground.

Ancora brutte notizie per i pendolari. 11 società ferroviarie britanniche -tra cui Avanti, Chiltern, CrossCountry, EMR, GWR, Greater Anglia, LNER, Northern Trains, Southeastern, TransPennine Express e West Midlands- hanno confermato l’adesione allo sciopero di fine mese.

La fregatura è che i disservizi sull’Overground si sommeranno allo sciopero dei bus che colpirà soprattutto il sud e la porzione occidentale della City. La buona notizia è che metro, DLR, tram e la nuova linea Elizabeth continueranno a sferragliare come al solito.

Sciopero dei Bus

I dipendenti e gli autisti Abellio di South & West London incroceranno le braccia per ben 10 giorni sotto le festività natalizie. Le date de fuego saranno il 22, 25, 26 e 1 2, 3, 9, 10, 16 e 17 dicembre. Il motivo della controversia è “l’incapacità dell’azienda di favorire colloqui salariali significativi.” Saranno particolarmente colpiti i mezzi delle aree di Battersea, Beddington, Hayes, Southall, Twickenham e Walworth.

Perché Scioperano?

A questo punto i lettori si domanderanno quale sia la ragione del quinto sciopero Aslef dall’inizio dell’anno. Vorremmo potervi parlare d’altro, e invece il motivo è sempre lo stesso: la disputa sui salari che non tengono il passo con il crescente costo della vita (avete notato i prezzi della pinta ultimamente?).

“Ci dispiace di infastidire ancora una volta i viaggiatori” ha dichiarato il segretario generale di Aslef Mick Whelan. “Non vorremmo dover intraprendere questo sciopero. Fermare il lavoro è sempre l’ultima risorsa per un sindacato.”

“Siamo venuti al tavolo, come facciamo sempre, in buona fede, ma l’industria continua a non fare alcuna offerta a causa dell’accordo firmato con il Dipartimento dei Trasporti; pertanto non ci resta altra scelta che partire con nuovi scioperi.”

“Vogliono che i conducenti si pratichino un taglio di stipendio. Con l’inflazione ora a due cifre, i macchinisti che hanno fatto muovere la Gran Bretagna durante la pandemia si troverebbero a lavorare altrettanto duramente come l’anno scorso, ma per meno soldi. La maggior parte di questi conducenti non vede un aumento di stipendio dal 2019.”

“Vogliamo che le aziende – che stanno facendo enormi profitti – facciano un’offerta retributiva adeguata in modo che i nostri membri possano tenere il passo con il costo della vita” ha chiosato Whelan.