I lavoratori del trasporto ferroviario in UK organizzano il più grande sciopero di sempre in Uk!

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AEMORGAN

Sciopero dei treni in UK: a giugno un possibile blocco dei trasporti

Possibili guai in vista per tutti i pendolari e in generale coloro che in Gran Bretagna si servono dei treni: più di 40mila lavoratori nel campo delle ferrovie sono infatti chiamati a esprimere la propria opinione riguardo a quello che è stato già definito il più grande sciopero della storia moderna del Paese.

La National Union of Rail, Maritime and Transport Workers (RMT) ha infatti annunciato che i dirigenti hanno intenzione di chiedere ai lavoratori di incrociare le braccia a seguito della pianificazione della Network Rail di tagliare almeno 2500 posti di lavoro come parte del piano che prevede una riduzione di costi di 2 miliardi di sterline. Nel frattempo, però, gli operatori ferroviari hanno subito un congelamento degli stipendi e modifiche ai contratti.

Per questo motivo il referendum è stato proposta con la massima urgenza, aprendosi il 26 aprile e chiudendosi il 24 maggio, per consentire a tutti di votare in merito allo sciopero che potrebbe iniziare da giugno.

L’azione sindacale coinvolgerà dunque non soltanto la Network Rail, ma anche altre 15 linee regionali, dalla CrossCountry alla TransPennine Expres, passando per la LNER e la Southeastern. In poche parole, una grande fetta della rete ferroviaria britannica potrebbe essere paralizzata per un periodo tutt’altro che breve.

La disputa non è che una delle tante battaglie che si stanno combattendo in tutto il Regno Unito, in quanto la crescita dei salari non è affatto commisurata all’inflazione galoppante che nell’ultimo mese è arrivata al 7% e che si prevede possa toccare il 10%.

Per fare un esempio, la Communication Workers Union ha annunciato i lavoratori del servizio postale hanno intenzione di inscenare uno sciopero per il 3 di maggio. La CWU ha spiegato che l’azione è una risposta decisa al congelamento degli stipendi del 2021 e che l’offerta di un aumento del 2% arrivata ad aprile, insieme a un bonus una-tantum di 250 sterline, è stata descritta come “incredibilmente misera”.

Dal canto suo il segretario generale della RMT, Mick Lynch, ha spiegato che i lavoratori devono affrontare blocchi dei contratti, la prospettiva di perdere il proprio posto e i numerosi attacchi alle condizioni del loro lavoro: “Rimuovere 2500 posti di lavoro, critici per la sicurezza, non fa che annunciare disastri per gli utenti, rendendo la possibilità di incidenti più probabile, soprattutto nel campo dei deragliamenti.”

Network Rail, da parte sua, ha detto che sta provando a modernizzare i servizi che offre, puntando al contempo a risparmiare dove possibile, per ovviare alle grande perdite avute durante il periodo della pandemia, evidentemente critico anche per il settore dei trasporti.

Quel che è sicuro, tuttavia, è che i britannici si prospetta un’estate piuttosto dura, se Network Rail e RMT non troveranno un modo per appianare i propri dissapori e giungere a un compromesso che soddisfi entrambe le parti.