Caro Affitti Londra, Sadiq Khan vuole prezzi calmierati

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AEMORGAN

Mentre a Londra si registra un aumento vertiginoso dei rough sleeper (cioè i clochard), il prezzo medio di un canone di locazione fuori dalla Capitale oramai supera le 1.000 Sterline al mese. Un incremento del 25% rispetto a quel che i locatari sborsavano prima della pandemia. Sulla scia di una situazione sociale sempre più insostenibile, il sindaco Sadiq Khan torna a chiedere al governo di intervenire con un blocco dei canoni di locazione.

I dati pubblicati dal franchise immobiliare Hamptons fanno spavento. Rispetto al resto del Paese, il mercato degli affitti di Londra sta continuando a gonfiarsi, raggiungendo vette mai viste prima. I costi crescenti che i proprietari di casa oggettivamente registrano, infatti, vengono scaricati in toto su chi affitta. Basti pensare ai mutui buy-to-let e ai crescenti tassi di interesse, o al caos creato dal  governo Truss lo scorso autunno. Risultato: l’affitto medio di una casa nelle immediate vicinanze di Londra è salito a £1,002 al mese lo scorso aprile (+7,8% rispetto l’anno precedente).

In tutta la Gran Bretagna, complessivamente, l’affitto medio mensile è aumentato dell’11,1% su base annua il mese scorso per raggiungere il nuovo massimo di 1.249 Sterline. La seconda cifra più alta mai registrata nella storia, per il Guardian. Secondo l’Office for National Statistics, il 50 per cento degli affittuari ha ricevuto un aumento dell’affitto lo scorso febbraio.

L’Appello del Sindaco

Ecco perché, in un recente discorso, il sindaco di Londra Sadiq Khan è tornato a battere su un tasto che gli sta molto a cuore. “Stiamo scegliendo di schierarci con gli affittuari chiedendo al governo di introdurre un congelamento degli affitti”, ha detto Khan. “Stiamo scegliendo di rifiutare l’idea che il mattone sia un bene, piuttosto che una necessità di base. E stiamo scegliendo di contrastare i proprietari di casa che eludono le regole, per difendere i lavoratori londinesi […]”.

“Naturalmente, abbiamo ancora molta strada da fare” per arrivare a una soluzione della crisi abitativa. E nonostante il traguardo delle 116.000 case a canone calmierato promesso dal 2015 sia stato ampiamente superato,”Non mi sento soddisfatto. Anche se stiamo battendo i record, so che non tutti i londinesi vedranno o avvertiranno ancora questo progresso.”

“Il fatto che la domanda di alloggi supera l’offerta è il motivo per cui continuerò a combattere per gli affittuari – facendo pressione sul governo non solo per migliorare i diritti degli affittuari, ma perché mi venga concesso il potere di introdurre un sistema di controllo degli affitti a Londra che permetterebbe di congelare gli affitti e dare agli affittuari la tregua di cui hanno disperato bisogno.”

Gli affitti record sono il sintomo di un problema più profondo: una domanda eccessiva, inasprita da mutui sempre più proibitivi, rispetto ad una effettiva disponibilità di immobili che semplicemente non bastano.

L’appello di Khan non arriva a caso. In questi giorni, il governo sta lavorando ad un atteso disegno di legge sulla riforma degli affitti che dovrebbe “proteggere i locatari dagli aumenti selvaggi” ha spiegato Michael Gove. Non con il congelamento degli affitti, però, quanto con provvedimenti indiretti, tipo l’impossibilità di dare uno sfratto in assenza di dolo da parte dell’inquilino. Secondo molti osservatori, tuttavia, questo divieto potrebbe indurre i proprietari buy-to-let ad abbandonare il settore, causando un ulteriore aumento dei prezzi degli affitti.