Postepay a Londra: dove si può usare e costi delle operazioni

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AEMORGAN

Londra è una città in eterno movimento, basti pensare al suo skyline in evoluzione costante, molto attiva e persino troppo frenetica, a detta degli stessi londinesi. Una cosa è certa: se il vostro desiderio è quello di concludere qualche affare, migliorare la vostra situazione economica e in generale trovare il lavoro dei sogni, beh allora la capitale britannica è il luogo giusto per voi.

Naturalmente, però, come in tutte le capitali del mondo, dovrete preventivare spese non da poco: i costi di cibo, affitto e mezzi di trasporto (per citare lo stretto indispensabile) sono molto più alti che in altre parti del Paese, e avere un certo budget da parte per sopravvivere è un’idea tutt’altro che disprezzabile.

Tra i più e meno giovani uno degli strumenti preferiti per maneggiare denaro è la carta prepagata Postepay di Poste Italiane: comoda, economica, priva di canoni annuali (se non per la versione Evolution, comunque bassi), versatile grazie affiliazione con Visa O Mastercard, di facile e immediata ricarica, risulta essere una delle carte più usate per fare acquisti online o nella vita di tutti i giorni.

Già, ma se dovete trascorrere un periodo – breve o lungo che sia – nel Regno Unito e nello specifico a Londra, è davvero la carta giusta su cui depositare i vostri soldi? Potrete usarla nei negozi e vale la pena prelevare con essa dagli ATM della City? Scopriamolo insieme.

Postepay a Londra: dove si può usare

Partiamo dunque dalla considerazione più immediata? Trattandosi di una carta prepagata fondamentalmente italiana, essendo emessa dalle Poste, si può utilizzare anche all’estero e nello specifico in Gran Bretagna (ora, grazie a Brexit, a cavallo tra l’Europa e il resto del mondo)?

La risposta in pratica l’abbiamo già data: sì, perché le diverse tipologie (Twin, standard o Evolution) sono affiliate a circuiti internazionalmente riconosciuti come Visa Electron, per le prime due varietà, e Mastercard, per la Evolution.

A Londra, essendo molto fiscali per quanto riguarda le transazione economiche, può capitare di dover presentare un documento che attesti la propria identità qualora la si usi per fare acquisti in un negozio.

Nessun problema neanche per quanto riguarda il prelievo in uno dei tanti sportelli bancari in giro per Londra, oppure in uno degli ATM che si trovano in strada o nei centri commerciali. Stessa cosa per gli acquisti online, che esulano dal luogo in cui ci si trova.

Proprio per la sua specifica natura, tuttavia, una Postepay standard non può essere ricaricata direttamente in Gran Bretagna: qualcuno in Italia dovrà recarsi in un ufficio postale o un punto Sisal. Si può ovviare attraverso un conto Bancoposta Online, o ancora con una Postepay Evolution, che è associata a un IBAN e a un conto bancario, rimpinguabile con i canonici metodi.

Postepay a Londra: costi e commissioni

Purtroppo i costi delle operazioni sono ciò che rendono opinabile l’utilizzo di una Postepay all’estero e sopratutto nel Regno Unito.

In Italia prelevare qualunque cifra inferiore al massimale quotidiano ha un prezzo di 1 euro, mentre all’estero (ma in Europa) questa cifra arriva a 1 euro e 75 centesimi. A Londra, in quanto l’UK si trova al di fuori della Zona Euro, vi troverete invece a lasciare 5 euro di spese di commissioni. Inoltro da poco più di un anno, ovvero da luglio 2018, si deve aggiungere a ogni prelievo l’1,10% della somma di denaro richiesta. Un esborso complessivo tutt’altro che ragionevole.

Ricordiamo poi che esiste per l’appunto una cifra massima che si può prelevare ogni giorno con una Postepay, ovvero 250 euro al giorno, mentre per i pagamenti singoli questo limite arriva ai 3000: queste cifre andranno traslate in sterline, con il relativo tasso di cambio aggiornato.

E simili calcoli devono essere effettuati anche in caso di pagamenti via POS, ma solo qualora questi non accettino il circuito Visa (se la carta Postepay è standard o Twin): anche in questo caso, invero alquanto raro, alla cifra totale da pagare verrà aggiunto l’1,10%.

Insomma, la comodità della Postepay resta fuori discussione, ma è meglio pensarci due volte prima di effettuare qualunque operazione.