Chi sono e cosa fanno gli italiani in Inghilterra: lo studio del Consolato italiano

3331
AEMORGAN

Gli italiani che vivono nel Regno Unito rappresentano una collettività unica nel panorama mondiale e a dimostrarlo ci ha pensato uno studio statistico realizzato e pubblicato dal Consolato generale d’Italia a Londra.

Innanzitutto è emerso che le comunità italiane in Inghilterra e Galles sono molteplici ed in continua crescita: basti pensare che negli ultimi otto anni gli iscritti AIRE in Inghilterra e Galles sono più che raddoppiati passando da poco meno di 200 mila a più di 450 mila. Specificatamente al 9 novembre 2021 nella circoscrizione del Consolato Generale d’Italia a Londra (che include Inghilterra, Galles, Gibilterra, l’isola di Man e le isole del Canale della Manica) si contano 450.383 residenti italiani. Se, invece, si aggiungono quelli residenti nell’area di competenza del Consolato Generale di Edimburgo (relativa a Scozia e Irlanda del Nord), se ne contano 472.861.

Londra è la città che ospita il numero maggiore di italiani (1 su 3): a seguire troviamo Manchester (2,5%), Birmingham (1,98%) e Bedford (1,19%). Per quanto riguarda il Galles è Cardiff la città più gettonata con poco più di 2.000 italiani residenti. Le aree regionali italiane di maggiore provenienza sono cinque: Lombardia, Campania, Veneto, Lazio e Sicilia.

Per quanto riguarda i dati anagrafici, tra i maggiorenni gli under 40 nubili o celibi sono più della metà: nello specifico 65% della fascia di età 18-30 e 56% dei trentenni. Sono, invece, gli over 40 coniugati o uniti civilmente a rappresentare la maggioranza assoluta (53% dei quarantenni, 56% dei cinquantenni e così via).

Dal punto di vista occupazionale lo scenario è molto diversificato: il 18% degli italiani iscritti all’AIRE ha dichiarato di svolgere mansioni impiegatizie, il 10% è occupato nel settore della ristorazione e alberghiero e circa il 10% sono operai specializzati e non qualificati. Scendendo nel particolare si nota che la comunità di docenti e professori universitari è molto consistente con più di 4.000 italiani residenti, così come gli addetti alla sanità (quasi 6.000 italiani impiegati) e liberi professionisti e dirigenti (rispettivamente 8.600 e quasi 4.000).