Continuano le proteste del movimento Black Lives Matter a Londra: ieri in migliaia ad Hyde Park

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AEMORGAN

La morte di George Floyd avvenuta a Minneapolis la scorsa settimana sta scatenando una serie di accese proteste nelle città americane e non solo.

Il 46enne afroamericano è stato filmato mentre l’ufficiale di polizia bianco Derek Chauvin premeva il ginocchio sul suo collo per quasi nove minuti. L’agente è stato licenziato ed accusato di omicidio di terzo grado, ma l’indignazione per l’accaduto continua a non placarsi innescando manifestazioni in tutto il mondo.

Il movimento impegnato nella lotta contro il razzismo Black Lives Matter ha organizzato una serie di protesta anche a Londra ed ha promesso che le prossime azioni saranno le più grandi registrate nel Regno Unito.

Già domenica scorsa migliaia di manifestanti hanno infranto le norme del distanziamento sociale e si sono riuniti a Trafalgar Square per la protesta “Kneel for Floyd“. Lunedì, invece, in centinaia hanno marciato attraverso Peckham e Brixton nel sud della città.

Attualmente è in corso un’altra manifestazione pacifica a Hyde Park e, vista la forte partecipazione, potrebbe addirittura risultare come la più grande protesta messa in moto dal movimento attivista inglese.

Migliaia di manifestanti si sono riuniti allo Speaker’s Corner nella parte nord-est del parco e nelle prossime ore parteciperanno ad una marcia pacifica. Così come previsto, tutti stanno seguendo le regole del distanziamento sociale ed indossano le mascherine.

Il portavoce di Black Lives Matter London qualche giorno fa, ha spiegato l’obiettivo delle manifestazioni: “Le proteste in corso sono state organizzate per mostrare solidarietà al popolo degli Stati Uniti, in particolare ai neri americani, e perché l’ingiustizia negli Stati Uniti ha messo nuovamente in luce quei problemi simili che abbiamo qui nel Regno Unito. Dal 1990 quasi una persona alla settimana è morta per mano della polizia o del sistema carcerario in Gran Bretagna, e anche qui abbiamo bisogno di responsabilità e riforme. Questa crisi deve finire se non vogliamo andare nella stessa direzione degli Stati Uniti“.

Il portavoce ha risposto anche alle critiche che gli sono state mosse in merito al fatto che i raduni di massa potrebbero accelerare il contagio da Coronavirus: “È una situazione molto difficile, in cui i neri muoiono in modo sproporzionato di Covid-19, ma i neri muoiono anche in modo sproporzionato per la polizia e le carceri. Le persone non dovrebbero scegliere tra l’una o l’altra. Data la situazione urgente che si sta verificando, dovremo lavorare molto per cercare di affrontare entrambe queste crisi. Non possiamo aspettarci che le persone rimangano nelle loro case quando questa crisi si sta verificando nel nostro sistema di polizia e nelle carceri. Stiamo solo esortando le persone a essere il più prudenti possibile durante queste proteste indossando guanti e mascherine“.