(FOTO) Tre specie di squali avvistate nel Tamigi: il fiume londinese è più vivo che mai!

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AEMORGAN

Il Tamigi è ufficialmente rinato e a rivelarlo è un rapporto della Zoological Society of London (ZSL) che ha compiuto un vasto studio sulle condizioni del corso d’acqua.

Il fiume, che scorre per 346 chilometri nell’Inghilterra meridionale attraversando la città di Londra, nel 1957 era stato dichiarato biologicamente morto a causa dei suoi alti livelli di inquinamento. Dopo diversi progetti di ripristino e di conservazione di questo prezioso ambiente naturale, moltissimi animali hanno ricominciato a popolare le sue acque rendendolo più vivo che mai.

Dagli ultimi dati è emerso che, tra le specie che attualmente sono presenti nel fiume, ci sono addirittura diversi esemplari di squali. In particolare se ne distinguono tre specie: il palombo stellato, lo spinarolo e il galeo che può raggiungere i due metri di lunghezza e vivere fino a cinquant’anni. Secondo gli scienziati, gli squali utilizzano l’estuario del Tamigi per partorire e questo è possibile grazie al miglioramento della qualità dell’acqua e alle elevate concentrazioni di ossigeno nel fiume.

Squali a parte, l’ecosistema fluviale è popolato anche da cavallucci marini, anguille, più di cento varietà di pesci, oltre novanta specie di uccelli e persino dalla focena comune che è un piccolo cetaceo. A questi si aggiungono migliaia di foche che da anni continuano a prosperare nelle acque del fiume.

Nello specifico dall’ultimo censimento è emerso che, dopo la recente stagione dei cuccioli, a popolare il Tamigi sono oltre 3.500 mammiferi suddivisi precisamente in 2.866 foche grigie e 797 foche comuni. Si tratta di dati molto rassicuranti in quanto confermano lo stato di buona salute del fiume londinese in quanto le foche sono predatori per eccellenza e scelgono come habitat naturale solo luoghi dove l’acqua è di elevata qualità e le specie ittiche sono numerose e variegate.

Insomma, il lavoro della Zoological Society of London sta dando i suoi frutti e rappresenta un esempio emblematico nel settore ambientale. Per non farsi mancare niente, nel 2025 dovrebbe aprire anche il “Thames tideway tunnel” ovvero una rete fognaria sotterranea che correrà per 25 chilometri catturando, immagazzinando e convogliando quasi tutti i liquami grezzi e l’acqua piovana che attualmente traboccano nell’estuario.