Marijuana legale, il primo produttore di Londra apre i battenti

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AEMORGAN

Il primo produttore di marijuana in UK si prepara ad aprire i battenti nei sobborghi a Sud di Londra, ed è solo uno dei tanti. In attesa delle nuove normative, il Regno Unito dà inizio alla produzione di ganja.

I produttori in lizza per la marijuana legale in UK sono tanti: Alymer, Exeter, Strathroy, Enniskillen Township e Leamington; alcuni di essi stanno ancora pianificando le proprie attività, mentre altri hanno già dato il via alle operazioni. In particolare, ce n’è uno –Indiva– che ha ottenuto la licenza federale per coltivare cannabis, e dunque ha potuto perfino seminare, in attesa di ricevere la licenza federale di vendita della marijuana medica.

Indiva ha tirato su un’area ad alto tenore tecnologico da 930 metri quadri nel parco industriale della City, ma ha già in programma di espanderla a oltre 4.180 metri quadri; è qui che verrà piantata e cresciuta la cannabis attraverso sistemi a coltura idroponica, cioè senza l’uso di terreno, e luci LED a basso consumo e basso impatto ambientale.

La portavoce della società, Susan Mutterback, afferma che in questa fase Indiva si rivolge principalmente al settore medico, ma che non esclude un’entrata nel mercato della marijuana a scopi ricreativi, una volta che dovessero cambiare le leggi di riferimento.

La multinazionale è americana, ma il responsabile di produzione -Pete Young- è inglese; è l’ex direttore del London Compassion Society, che fornisce marijuana medica e supporto legale ai malati sin dal lontano 1995.

La piena capacità produttiva sarà raggiunta dopo l’autunno entro il 2019, e per allora si stima di raggiungere ogni anno oltre 3 milioni di grammi di infiorescenze secche di alta qualità; le piante forniranno inoltre più di 1.000 kg di olio di cannabis, ma solo alla fine del periodo di espansione.

Entro l’autunno, Londra avrà due strutture di lavorazione della cannabis, High Park a Sovereign Road, e Tilray (cui in un secondo momento si affiancherà Enniskillen Township in Canada). Il primo si specializzerà in marijuana ricreativa, estratti, prodotti per vaporizzatore ed eventualmente alimenti. Tilray, invece, si focalizzerà sulla marijuana medica, per la quale sta completando un investimento da 10 milioni di dollari infusi in un capannone industriale da 5.200 metri quadri che aprirà verso la fine dell’estate.

Dal 2015, sebbene tecnicamente illegale, la polizia della Contea di Durham ha promesso di non perseguire più i produttori “domestici” di marijuanam a causa della cronica mancanza di fondi; e anche la polizia del Derbyshire, del Dorset e del Surrey ha annunciato piani simili. I tempi, in altre parole, sono maturi per un cambiamento in materia di droghe leggere; e gli imprenditori scalpitano per accaparrarsi una fetta d’un mercato che si preannuncia lucroso.