UK, allerta terrorismo arriva al “quarto livello”: due attentati nell’ultimo mese!

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AEMORGAN

Il governo britannico ha alzato l’allerta terrorismo al quarto livello, il secondo più alto in assoluto, dopo che la polizia ha evidenziato una comune matrice terroristica nei due attacchi avvenuti durante l’ultimo mese – ovvero l’accoltellamento fatale di un parlamentare e l’esplosione di una macchina al di fuori di un ospedale a Liverpool.

Questa modifica del protocollo non è affatto di mera facciata, ma significa che il governo considera la possibilità di un nuovo attacco come altamente probabile. A scatenare la decisione, per l’appunto, l’incidente di domenica mattina, quando un taxi si è fermato davanti all’ingresso del Women’s Hospital di Liverpool, per poi esplodere violentemente, dopo che il passeggero probabilmente si è fatto saltare in aria con un ordigno preparato artigianalmente.

Al momento non sono chiare le motivazioni del gesto, ma la polizia avrebbe raccolto elementi a sufficienza per identificare l’attentatore, il 32enne Emad al Swealmeen, chiedendo anche la collaborazione del pubblico, nel caso abbia informazioni utili da riferire. Quattro persone sono state arrestate in relazione all’incidente, per poi essere rilasciate dopo i relativi interrogatori.

Il Primo Ministro Boris Johnson ha presieduto un incontro del COBRA, l’unità di crisi del governo, a seguito del quale ha dichiarato che a seguito degli attentati terroristici, così ravvicinati, tutti i cittadini dovranno essere più vigili e attenti. I britannici “non si lasceranno intimidire dal terrorismo”, ha infine ribadito alle telecamere.

Come si ricorderà, lo scorso 15 ottobre un 25enne era stato accusato di terrorismo – oltre che di omicidio – dopo aver accoltellato a morte il parlamentare conservatore David Ames, di 69enne, mentre questi teneva un incontro con i suoi elettori in una chiesa del suo distretto natio nell’Essex.

Fortunatamente questa volta invece non ci sono state vittime, attentatore a parte, grazie alla prontezza di riflessi del tassista che ha accompagnato l’uomo: notando movimenti sospetti il guidatore è riuscito a scappare in tempo, rimanendo quasi illeso, lasciando dentro l’auto il terrorista che stava per farsi esplodere. La moglie invece avrebbe sminuito il ruolo del coniuge nell’incidente, rimarcando tuttavia quanto questi sia stato fortunato, nonostante l’estrema vicinanza a un ordigno esplosivo.

Fa riflettere la tempistica dell’attentato, effettuato proprio il giorno in cui la Gran Bretagna ricorda i propri caduti in guerra, osservando due minuti di silenzio alle 11 di mattina. Secondo gli ufficiali che si occupano del caso non ci sono collegamenti evidenti, ma la coincidenza rimane una pista da seguire.