Le migliori mostre d’arte da vedere a Londra a giugno 2023

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AEMORGAN

Dai capolavori di Pablo Picasso all’arte tedesca del dopoguerra di Anselm Kiefer, passando per il ripudio del mainstream di Martin Wong e i celebri bagnanti in piscina di David Hockney. Ecco le migliori mostre d’arte di Londra da vedere a giugno 2023.

Tomas Saraceno: ‘Web(s) of Life’

 

Tomás Saraceno è un artista argentino che si occupa di temi legati all’ecologia e alla socialità attraverso le sue opere in realtà aumentata (AR). Una delle sue ultime creazioni è ‘Web(s) of Life’, un progetto che consiste nella riproduzione digitale di due ragni giganti, il Maratus speciosus e il Bagheera kiplingi, che possono essere visti in alcuni luoghi pubblici come la Serpentine Gallery di Londra o il museo The Shed di New York. Ma chiunque può anche portare a casa un ragno in AR, scaricando l’app Acute Art sul proprio smartphone.

L’obiettivo di Saraceno è di sensibilizzare il pubblico verso il rispetto e l’amore per i ragni, che sono animali fondamentali per l’equilibrio dell’ecosistema e per la produzione di seta, un materiale naturale e sostenibile. Saraceno ha una passione per i ragni fin dall’infanzia e ha fondato l’organizzazione di ricerca Arachnophilia, che studia le ragnatele e le loro proprietà. Con ‘Web(s) of Life’, Saraceno vuole mostrare la bellezza e la complessità di questi esseri viventi, che sono anche fonte di ispirazione per le sue sculture di ragnatele, spesso simili a palazzi traslucidi sospesi nell’oscurità.

Tomas Saraceno: ‘Web(s) of Life’ è a The Serpentine, 1 giugno-10 settembre. Maggiori dettagli qui.

Bathers

Grandi nomi come Picasso, Hockney, Turner assieme a artisti contemporanei tra cui Hurvin Anderson, Peter Doig e Lynette Yiadom-Boakye; in un mélange caleidoscopico di nuove leve come Sujin Lee e Danny Fox. Il tema che li lega è quello dell’acqua, ed è imperdibile.

“Bathers” è a Saatchi Yates, dal 1 giugno al 10 agosto. Fai clic qui per saperne di più.

Anselm Kiefer: “Il risveglio di Finni”

Anselm Kiefer è uno dei più importanti artisti contemporanei tedeschi, noto per le sue opere che esplorano la memoria storica, la mitologia e la spiritualità. Tra le sue opere più recenti c’è “Il risveglio di Finni”, una serie di dipinti ispirati al poema epico finlandese Kalevala.

In queste opere, Kiefer rappresenta il mito di Finni, un eroe che si risveglia dopo un lungo sonno e scopre il mondo cambiato. Kiefer usa materiali diversi, come terra, cenere, piombo e libri bruciati, per creare paesaggi desolati e simbolici che evocano il senso di perdita e di rinascita. Queste opere sono importanti perché mostrano come l’artista si confronti con le radici culturali dell’Europa e con le sfide del presente, usando il linguaggio universale della poesia e dell’arte.

Anselm Kiefer: ‘Finnegan’s Wake’ è al White Cube Bermondsey, giugno 7-Aug 20. Maggiori dettagli qui.

National Portrait Gallery

Dopo la chiusura per ristrutturazione durata tre anni, la National Portrait Gallery riapre finalmente al grande pubblico. Torna a giugno con “una piena ri-presentazione dell’intera collezione, combinata con una significativa ristrutturazione dell’edificio, la creazione di spazi pubblici, un ingresso per i visitatori più accogliente e un piazzale pubblico e un nuovo centro di apprendimento”.

La National Portrait Gallery riapre il 22 giugno. Per maggiori info fai clic qui.

Martin Wong: ‘Malicious Mischief’

Martin Wong: ‘Malicious Mischief’ è una mostra retrospettiva dedicata all’opera dell’artista statunitense di origine cinese Martin Wong (1946-1999), che ha dipinto scenari sociali, sessuali e politici dagli anni ’70 agli anni ’90. La mostra è il risultato di una ricerca approfondita sul lavoro di Wong, dalle sue prime creazioni sulla costa orientale degli Stati Uniti al suo lavoro negli ultimi anni della sua vita, prima di morire a causa di una malattia correlata all’AIDS/HIV .

Wong è un esempio chiave di controcultura negli Stati Uniti, attraversando i confini geografici tra la costa orientale e occidentale, così come i confini delle città in cui ha vissuto e lavorato, come San Francisco vicino a Chinatown negli anni ’60 e ’70 o Loisaida (la comunità latina nel Lower East Side di New York) negli anni ’80 e ’90. Questi spazi culturali e formativi gli hanno fornito l’opportunità di crescere artisticamente. Con un approccio altamente poetico, Wong ha creato composizioni di diversi strati nei suoi dipinti, sovrapponendo non solo colore, estetica e storia, ma anche apprendimenti raccolti da esperienze personali e interessi. Le sue opere adottano apertamente una posizione irriverente verso vari temi sociali, sessuali, storici e politici che raramente ricevevano alcun riconoscimento all’interno dell’establishment artistico e dei suoi discorsi all’epoca.

Lavorando con grande precisione e interesse per il linguaggio, Wong può essere considerato una sorta di micro-storico, coinvolgendo il suo pubblico su aspetti trascurati nel conservatore discorso politico e culturale americano durante la sua vita e che il discorso artistico odierno in molti aspetti non riesce ancora a affrontare pienamente.

Martin Wong: “Malicious Mischief” è al Camden Art Centre, dal 16 giugno al 17 settembre. Per saperne di più, fai clic qui.

Immagine in copertina, courtesy of Saatchi Yates Gallery