Se ne parlava da tempo, e alla fine è accaduto davvero. Salt Bae, il leggendario imprenditore, macellaio e ristoratore turco, ha appena aperto il suo primo ristorante a Londra. Ma vi avvisiamo: non sarà un’esperienza a buon mercato.
Diventato famoso grazie a una serie di video e meme virali a gennaio 2017 per il modo scenografico con cui versa il sale sulla carne, Salt Bae è oramai una celebrità del Web. Figurarsi quindi se poteva mancare dalla scena internazionale per eccellenza, che è la City. E così, la sua catena di Steakhouse Nusr-Et ora può vantare un nuovo ristorante nel cuore di Londra, a Knightsbridge.
Ça va sans dire, una cena in loco è tutt’altro che economica. E con questo intendiamo dire che è sfacciatamente cara, oltre ogni immaginazione. Un esempio? Le bistecche già costano qualche centinaio di Sterline, a seconda del taglio e della pezzatura, ma la non plus ultra placcata oro arriva a ben £700. E se non ci credete, ecco uno scontrino pubblico su Twitter da un avventore di recente.
It’s cheaper to fly and have food at Salt Bae’s Turkish restaurant than to go to the London one. £9 for coke. £630 for Tomahawk steak. No thank you. pic.twitter.com/PufkwKzthM
— Muttaqi متقي (@Omnimojo) September 27, 2021
“Costa meno prendere un volo e andare al ristorante turco di Salt Bae che fermarsi in quello di Londra. £9 per una Coca. £630 per un Tomahawk. Anche no, grazie,” scrive un (ex) cliente. E un altro (che evidentemente non lo sarà mai) commenta amaro: “‘Un uomo che ha creato un intero brand e una catena di ristoranti da un hype su Internet fa pagare £11 una Red Bull.’
Lo shock degli utenti non si è fatto attendere. Un Golden Burger costa £100, una burrata £25 a porzione, e un fiore di cipolla fritto solo £18. Discorso a parte per le due Diet Coke a £18 e la Red Bull a £11 che fanno ancora più effetto. Il totale è abbastanza importante: £1,812 e passa la paura.
E intendiamoci, Londra non è nuova a questo tipo di mode e in certi casi non si paga tanto il cibo, quanto piuttosto l’esperienza e il privilegio; tra l’altro, Knightsbridge non è propriamente famosa per le osterie o lo street food. Dunque, ci sta. Anzi, a giudicare dai commenti estatici dei suoi 38 milioni di follower su Instagram, diremmo che anche stavolta il turco ha fatto centro.