Aspiratori e bacchette magnetiche: le proposte di Khan per ripulire l’aria nelle metro

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AEMORGAN

Pare che uno dei temi che sta più a cuore al sindaco di Londra Sadiq Khan sia quello dell’inquinamento atmosferico, un grosso problema che affligge la città tanto che si contano più di novemila cittadini all’anno morti prematuramente a causa dell’esposizione a lungo termine ai gas nocivi. Sono tante le misure che il primo cittadino è in procinto di mettere in atto per migliorare questa situazione, basti pensare alla “Toxicity Charge“, la nuova tassa da 10 sterline che da ottobre varrà per i veicoli a motore più inquinanti, e ancora all’ampliamento della “Ultra Low Emission Zone“, cioè l’area in cui i  veicoli che non rispettano determinati standard anti-inquinamento potranno entrare solo pagando un’ulteriore tassa.

Gas di scarico a parte, purtroppo il problema dell’inquinamento riguarda anche la metropolitana di Londra. Credenza comune vuole che viaggiare in metro consenta di respirare inevitabilmente meno smog, e invece non è così. Secondo un nuovo studio della University of Surrey, infatti, i trasporti sotterranei espongono i viaggiatori a uno smog otto volte superiore a quello che si respira per strada: si parla di 68 mg dell’agente tossico PM10, contro gli 8.2 mg respirati in superficie.

Una ricerca commissionata nel 2004 dall’azienda di trasporti londinese TfL ha analizzato le polveri che infestano l’Underground, constatando che sono prevalentemente formate da particelle metalliche che scaturiscono dall’attrito del treno sulle rotaie, dall’aria che dal piano stradale arriva nelle stazioni e dalle particelle trasportare dalla stessa pelle dei viaggiatori. Un mix di agenti inquinanti che non dovrebbe essere dannoso quanto lo smog in superficie, ma comunque risulta molto poco salutare.

Per arginare questo ulteriore problema, Khan in collaborazione con Tfl ha proposto una serie di tecniche all’avanguardia atte a ripulire nel miglior modo possibile l’aria all’interno della metro. Si tratta di grandi aspiratori industriali per aspirare via le particelle più sporche, con l’aggiunta di bacchette magnetiche in grado di rimuovere tutti i residui metallici. Il sindaco, inoltre, ha chiesto all’azienda di trasporti di avere un quadro aggiornato della situazione in quanto l’ultimo studio risale a più di dieci anni fa e, probabilmente, non rispecchia lo stato attuale. Solo in questo modo potranno essere prese ulteriori misure di sicurezza in modo che chi viaggerà in metro potrà letteralmente tirare un sospiro di sollievo e fare un regalo ai propri polmoni.