Sciopero Metro Londra, 24 ore di passione mercoledì 15 marzo

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AEMORGAN

Non sappiamo come dirvelo, quindi ve lo diciamo e basta. Mercoledì 15 marzo ci aspettano altre 24 ore di sciopero no-stop sulla metro di Londra. Ecco cosa c’è da sapere e come sopravvivere all’ennesimo stop.

Il sindacato dei conducenti metro di Londra ASLEF ha ufficialmente confermato la cosa nelle scorse ore. Lo sciopero in programma per mercoledì 15 marzo non si ferma. L’azione durerà 24 interminabili ore e vedrà migliaia di dipendenti delle stazioni RMT incrociare le braccia. Per tutto il Budget Day, la metro verrà chiusa, causando problemi per tantissimi pendolari.

Da Transport for London fanno sapere che “sono previsti servizi ridotti o nulli sulla metropolitana” mercoledì; la buona notizia, se non altro, è che la Elizabeth Line e la London Overground opereranno normalmente.

Il consiglio che vi diamo è di non avvicinarvi neppure alla Tube. Da ASLEF infatti confermano che questo è il primo sciopero dell’intero network dal 2015. Tradotto in soldoni, significa che aderirà gran parte dei 2.000 membri del sindacato. Il motivo del contendere stavolta non è neppure la retribuzione, quanto piuttosto il disaccordo sul peggioramento del trattamento pensionistico e sulle condizioni di lavoro in generale.

Finn Brennan, sindacalista ASLEF, ha dichiarato: “Lo sciopero andrà avanti poiché non ci sono colloqui in programma prima dell’inizio dello sciopero. Questa non è un’agitazione sulla retribuzione o per avere maggiore tempo libero. Si tratta di assicurarsi che il cambiamento e la cosiddetta ‘modernizzazione’ si facciano di comune accordo.”

E questo è niente. Altre noie ci attendono anche giovedì, quando avrà inizio un’altra ondata di scioperi indetta stavolta dal sindacato dei trasporti RMT contro 14 compagnie ferroviarie, tra cui Thameslink, Southern, Southeastern e Avanti West Coast. Stavolta invece per la retribuzione.

Giovedì 16 marzo quindi si attende che porzioni della Elizabeth e della London Overground, e alcune sezioni delle linee District e Bakerloo, possano sperimentare ritardi o cancellazione delle corse.

“Il governo centrale ha usato gli effetti della pandemia per mettere mano alle pensioni e alle condizioni di lavoro del personale TfL” spiegano da ASLEF. “Non hanno avuto problemi a salvare le banche o a consegnare i nostri miliardi di Sterline in contratti dubbi ai loro amici, ma si rifiutano di finanziare adeguatamente servizi vitali come il trasporto pubblico in questo paese. […] I membri di Aslef non sono pronti ad accettarlo.”

Pertanto, un’ulteriore slavina di scioperi indetti da RMT pioverà addosso alle ferrovie nazionali anche sabato 18 marzo, giovedì 30 marzo e sabato 1 aprile. Ma sarà meno “deleteria” delle precedenti, assicurano nei comunicati.