Trasferirsi a Londra: il budget per vivere tranquilli prima di essere autonomi
Ogni anno migliaia e migliaia di persone scelgono di trasferirsi in Inghilterra sia dall’estero che dallo stesso Paese. Come sappiamo, però, la Brexit ha posto un freno a questo ingente spostamento di persone, con conseguenze importanti sia per l’economia che per tanti altri aspetti, come per esempio la cultura, la composizione demografica e in un certo senso la vitalità stessa della nazione e in particolare di Londra.
Tuttavia, con una buona prospettiva lavorativa in mano, varcare i confini della capitale britannica può non essere cosa troppo complicata. Altro discorso, tuttavia, è quello relativo alle spese che nel primo periodo sarete costretti a sostenere prima di poter vantare una vera autonomia economica.
Qual è dunque il budget da prendere in considerazione per trasferirsi a Londra prima di poter vantare un’autonomia economica?
Trasferirsi a Londra: i costi di abitazione e trasporti
Come sa benissimo chi vive a Londra, i costi degli affitti in città sono tra i più alti al mondo e in alcuni casi possono arrivare a intaccare persino la metà di uno stipendio, se non si tiene sotto controllo la situazione.
Facciamo qualche esempio concreto con stime approssimative, prendendo in considerazione le differenti zone della città (vale la pena notare che tanto più sarete vicino al centro tanto più lieviteranno le spese d’affitto, ma al contempo diminuiranno quelle relative agli abbonamenti dei mezzi pubblici, dando come presupposto che ci si sposta per arrivare verso le zone 1 e 2).
- Zona 1 – 2: stanza condivisa 520 sterline, 670 condivisa, trasporti 138.70
- Zona 3: stanza condivisa 340 sterline, 415 condivisa, trasporti 162.90
- Zona 4: stanza condivisa 295 sterline, 360 condivisa, trasporti 199.30
- Zona 5: stanza condivisa 280 sterline, 325 condivisa, trasporti 237
- Zona 6: stanza condivisa 255 sterline, 305 condivisa, trasporti 235.50
Parlando più nello specifico di quartieri, esiste una Inner London, ovvero la zona centrale che include i seguenti quartieri: Camden, City, Greenwich, Hackney, Hammersmith e Fulham, Islington, Kensington e Chelsea, Lambeth, Lewisham, Southwark, Tower Hamlets, Wandsworth e Westminster.
Vi è poi la Londra più esterna, la Outer London, di cui si possono citare i principali quartieri: Barking and Dagenham, Barnet, Bexley, Brent, Bromley, Croydon, Ealing, Enfield, Haringey, Harrow, Havering, Hillingdon, Hounslow, Kingston upon Thames, Merton, Newham, Redbridge, Richmond upon Thames, Sutton e Waltham Forest.
Trasferirsi a Londra: il budget per mangiare fuori e a casa
Trattandosi di una delle città più importanti al mondo, a Londra si possono trovare ristoranti e ingredienti provenienti da ogni parte del globo. Allo stesso tempo, però, il Regno Unito importa una gran quantità del cibo che consuma, il che, unito all’inflazione e alla recente perdita di potere d’acquisto della sterlina, sta spingendo i prezzi verso l’alto.
Proviamo a stilare una serie di voci per capire quanto potrebbe costare fare due pranzi al giorno a Londra, spuntini e spese varie.
- Ristorante economico: tra le 10 e le 20 sterline.
- Caffè d’asporto: 2- 3 sterline.
- 12 uova: tra 1.30 e 3 pound.
- 1 litro di latte: tra 0,70 e 1 sterlina.
- 1 kg di pane: tra 0,60 e 1,50 sterline.
- 1 kg di mele: tra 1 e 3 sterline.
- 1 kg di riso: tra 0,90 e 2 pound.
- 1 pinta al pub: dalle 3 alle 6 sterline.
Come in molte altre grandi città, a Londra sono disponibili supermercati adatti a ogni tipo di esigenza economica, dai più cari come Waitorse e Whole Foods ai medi Tesco e Morrisons, passando per le scelte low cost quali Aldi, Lidl e Iceland. Inoltre, per risparmiare quando si mangia fuori, è importante sapere che molte grandi catene di ristoranti offrono sconti e menu economici tramite app, newsletter, sottoscrizioni e in genere campagne di fidelizzazione.
Insomma, aggiungendo le varie voci, a seconda delle vostre esigenze e preferenze, potete calcolare con una certa facilità quale dovrebbe essere il vostro budget mensile di partenza per trasferirsi a Londra. A questo è sempre cosa buona e giusta aggiungere un 10% per tutte le emergenze e le spese extra cui inevitabilmente si va incontro.
