Come la pandemia ha cambiato Londra: la guida su dove andare e cosa fare questa estate!

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AEMORGAN

Grazie al graduale allentamento delle restrizioni la vita a Londra finalmente sembra essere tornata alla normalità anche se, a ben vedere, sono tantissime le cose che la pandemia ha cambiato inesorabilmente.

Nonostante il settore della ristorazione sia finalmente ripartito, le precauzioni per la salute pubblica rimangono molto rigide con la possibilità di pranzare o cenare al chiuso al massimo in gruppi di sei persone e la chiusura dei locali notturni che per il momento perdurerà fino al 19 Luglio.

Nel frattempo è stato introdotto un sistema a semafori per i turisti così da regolarizzare l’ingresso dei visitatori stranieri nel Regno Unito. Chi proviene dai Paesi in lista verde può entrare in UK senza rispettare la quarantena, ma mostrando solo due test Covid negativi, uno fatto prima del volo e il secondo due giorni dopo l’atterraggio. Per chi rientra nei Paesi in lista ambra è obbligatorio rispettare anche un periodo di autoisolamento di 10 giorni, mentre i turisti degli Stati in lista rossa sono bannati dal territorio inglese a meno che non abbiano diritti di residenza nel Regno Unito.

Insomma, guardando con attenzione la terza città più visitata al mondo non è per niente quella di una volta e sono tanti i fattori da cui lo si può dedurre. Innanzitutto, secondo i dati raccolti da Google il numero di persone che visitano ristoranti, centri commerciali, musei, cinema e altre attività di vendita al dettaglio e ricreative è ancora di circa un terzo inferiore a quello che era prima del Covid. Purtroppo sono tantissimi i locali che sono stati costretti a chiudere e in molti, invece, stanno provando ad investire solo sulle cene. In generale la City ha perso molto vivacità in questo settore, mentre Brixton al momento risulta il quartiere più attivo di Londra a cui seguono l’area di Oxford Streeet e di Marylebone nel West End.

D’altro canto, il cibo d’asporto è diventato un vero e proprio must per i londinesi. Il servizio, che ha preso piede durante il lockdown dando un grosso sostegno ai ristoratori, adesso continua ad essere in voga così che le file per gli hamburger del McDonald’s o per i panini di Hobbs sono ancora infinite!

Stesso discorso vale per tutti i locali con terrazze all’aperto che, fino a qualche anno fa, erano poco frequentati a causa dell’imprevedibile meteo londinese. Ad oggi pranzare o bere un drink all’aperto non prevede particolari restrizioni quindi ristoranti come il River Café o il Petersham Nurseries fanno sempre il pienone.

Anche gli appassionati di eventi culturali hanno finalmente modo di dedicarsi alle loro passioni pure rispettando le doverose regole anti-Covid. Per chi ama il teatro, ad esempio, il Regent’s Park Open Air Theatre è un’ottima alternativa: “Romeo e Giulietta” è in programma fino al 24 Luglio e i biglietti partono da £ 25, mentre “Anansi the Spider” è un’opzione perfetta per i bambini.

Per quanto riguarda l’arte, impossibile non fare un salto alla Tate Modern (ovviamente previa prenotazione). Una mostra di oltre 200 opere di Auguste Rodin, incentrata sulle sue sculture in gesso, sarà allestita fino a Novembre, mentre due delle “Infinity Mirror Rooms” di Yayoi Kusama potranno essere visitate fino a Giugno 2022.