Cosa ci fanno dei blocchi di ghiaccio di fronte alla Tate Modern?

6888
AEMORGAN

Degli enormi blocchi di ghiaccio sono apparsi davanti alla Tate Modern di Londra. E rimarranno lì ancora per qualche giorno per ricordarci quanto i cambiamenti climatici stiano avendo un impatto importante sul nostro pianeta. Per farci fare un nodo al fazzoletto e non dimenticare che abbiamo i minuti contati per correre ai ripari. Prima che sia troppo tardi.

Olafur Eliasson, che già 15 anni fa aveva lasciato tutti senza parole con il suo The Weather Project e il grande sole splendente all’interno della Tate Modern, torna a Londra con Ice Watch London, un orologio che scandisce un tempo che sembra inesorabile, un’opera d’arte che ci racconta dei cambiamenti del clima e di quanto dovremmo preoccuparci dell’impatto che l’innalzamento delle temperature avrà sul futuro della Terra. E dell’umanità stessa.

https://www.facebook.com/tategallery/photos/a.117432718992/10156981569008993/?type=3&theater

24 enormi blocchi di ghiaccio sono stati posizionati di fronte all’ingresso della Tate Modern. Altri sei sono apparsi nel quartier generale di Bloomberg, sempre a Londra. Un evento itinerante, che ha già toccato le città di Parigi e Copenaghen, che sta portando questi blocchi che possono arrivare a pesare fino a cinque tonnellate ciascuno nelle più grandi città. I blocchi sono stati sollevati dal mare dopo essere caduti in acqua a causa della riduzione delle calotte polari artiche.

Chi passerà di fronte al museo di Londra potrà osservare, per una decina di giorni, i blocchi di ghiaccio che man mano si scioglieranno, a seconda del tempo, in quello che è un vero e proprio orologio naturale che non segna il passare delle ore, ma la rapidità con cui il nostro pianeta sta cambiando.

Un’opera d’arte che è un importante promemoria per tutti noi. Per non dimenticare che la Terra è in grave pericolo. E che i cambiamenti climatici non sono uno scherzo. Sono una cosa da prendere sul serio. E dovrebbero cominciare a farlo anche i potenti del mondo, che proprio in questi giorni si sono riuniti per intraprendere strategie utili ad arrestare un fenomeno che, al momento, pare privo di una soluzione.

https://www.facebook.com/tategallery/photos/a.117432718992/10156981568993993/?type=3&theater

Foto Facebook